Imprenditore di una azienda sana, con molti crediti, costretto a fallire sarà sfrattato dalla sua casa.
Sergio Bramini, imprenditore di Monza, anni 71 ex titolare della Icom S.p.a. una società che si occupava della gestione dei rifiuti, è stato costretto a fallire ed il prossimo lunedì 16 aprile 2018 verrà sfrattato dalla propria abitazione insieme alla moglie, tre figli e la piccola nipotina.
Sergio Bramini con la sua società vinse molteplici appalti nel sud Italia ove bisognava fronteggiare l’emergenza rifiuti. Lavora ininterrottamente insieme con i suoi 32 dipendenti ma i pagamenti dalle pubbliche amministrazioni non arrivano mai.
Cosa succede?
Per far fronte alle sue emergenze e quelle dei suoi dipendenti ipoteca la sua casa.
Ho scelto di pensare alle trentadue famiglie che dipendevano da me… (dichiara) ed ho quindi deciso di ipotecare la mia casa.
I pagamenti dalle pubbliche amministrazioni continuano a non arrivare, le banche chiudono immediatamente le linee di credito e Sergio Bramini è costretto a fallire. Nonostante i molteplici crediti sia verso la pubblica amministrazione che verso i privati, oltre ad un patrimonio immobiliare molto cospicuo nel mese di luglio il Tribunale di Monza ha ordinato lo sfratto immediato.
Bramini non smette di lottare. Non comprendendo tale decisione del Tribunale, in quanto il curatore fallimentare avrebbe avuto a disposizione circa un anno e mezzo per vendere il patrimonio immobiliare, chiede la sospensione dello sfratto esecutivo motivando che gli immobili, la casa e gli uffici valgono circa 2 milioni e mezzo di Euro.
“La richiesta è stata rigettata per opposizione del curatore fallimentare….. Nonostante la legge non preveda l’anticipo dello sfratto quado si tratta di prima abitazione del debitore ed io sono addirittura creditore.” Dichiara Sergio Bramini.
Diversi giornalisti si sono occupati del signor Sergio Bramini, con articoli, video ed anche trasmissioni televisive.
https://youtu.be/sZpEHx1qXC4
Disgraziatamente sembra impossibile apportare qualsiasi tipo di aiuto ad un imprenditore che sta subendo una vicenda iniqua e spregevole.
L’imprenditore, quale ultimo atto di protesta, ha organizzato un sit-in il giorno dello sfratto, davanti alla propria casa invitando tutti gli indignati a partecipare a suo supporto.
Molte persone e gruppi Face book si stanno organizzando per poter essere presenti e per mostrare il proprio sostegno all’imprenditore in quel triste e sciagurato giorno.
E’ molto sconfortante pensare di vivere in un paese ove i diritti esistano solo per pochi, ove se per caso inciampi in qualche modo sei quasi sicuro di non poterti rialzare, ove gli ingranaggi dello stato ti risucchiano come in “Tempi Moderni.”
Raffaella Presutto