Picatrix è un manoscritto arabo, il cui titolo originale è Gāyat-al-hakīm. Si pensa sia stato scritto da Abū l-Qāsim Maslama b. Ahmad al-Majriti, un astronomo arabo musulmano e un alchimista. Egli al tempo visse in Spagna e morì a Madrid intorno al 1008-1007 d.C. Questo manoscritto fu successivamente tradotto in lingua latina e subito cominciò a diffondersi. In ogni caso, il Picatrix ha anche un valore simbolico molto importante. È uno dei tanti esempi, ma soprattutto testimonianze, di come la Chiesa abbia sempre voluto occultare, cambiare e distruggere testi di grande importanza culturale. Tutto perché le nozioni scritte avrebbero fatto cadere le fondamenta su cui si basava il potere della Chiesa.
Le origini
Il nome “Picatrix” fu dato dalla Chiesa durante il XV secolo. Le sue origini si pensa risalgano da una lontana antichità. Probabilmente dai greci o addirittura dagli egizi. Questo libro si basa infatti su nozioni derivanti dalla tradizione ermetica. La quale ha origini talmente antiche che non si riescono collocare con precisione. Il Picatrix nonostante le molte difficoltà è comunque stato il testo di magia e occultismo astrologico più importante di tutto il Tardo Medioevo e del Rinascimento.
Anche se la Chiesa tentava in continuazione di occultarlo riuscì comunque a diffondersi enormemente in tutta Europa.
Picatrix, il contenuto
Tutte le copie esistenti del Picatrix vennero messe al bando dalla Chiesa e definite come manuali satanici. Il manoscritto ha un’introduzione di carattere filosofico basato sul pensiero ermetico. Dopo l’introduzione arriva il pezzo forte. Il testo è diviso in quattro parti la cui prima parte parla del cielo e della sua evoluzione energetica. La seconda racconta come il moto della Terra influisce su tutti gli esseri viventi del Pianeta. La terza spiega tutte le proprietà fondamentali dei pianeti e delle stelle. Nella quarta ed ultima parte vengono invece illustrati gli spiriti e le forze sovrannaturali che hanno influenza sull’uomo. Per ultimo poi, e non meno importante, spiega come costruire talismani energetici e la loro utilità. Il Picatrix, fondamentalmente, è stato scritto per donare all’uomo la conoscenza di come vivere in armonia con se stesso, con gli altri esseri viventi e con l’Universo.
Vengono inserite anche immagini e nozioni di magia celeste e di magia astrale. Non manca poi l’energia naturale ovvero quella degli animali, delle piante, dei metalli, delle pietre, dei minerali etc. La Chiesa cattolica non ha mai insegnato niente di tutto ciò. La cultura legata alla religione cattolica spienge l’uomo a non vedere ne pensare al di là del pianeta Terra. In questo modo si ignorano tutte le forze presenti ed esistenti del Cosmo. Non è un’abitudine dell’uomo moderno osservare il cielo e considerarsi parte di un disegno infinito ancora sconosciuto. Gli antichi però sapevano come guardare a fondo nelle cose e grazie a loro, un giorno, forse l’uomo ne prenderà coscienza.
La base
Grazie alle nozioni descritte all’interno del Picatrix l’uomo sarebbe quindi in grado di cambiare le sorti del destino, di attirare l’energia del Cosmo e di vivere in armonia. Alcuni hanno anche avanzato l’ipotesi che questo manoscritto sia stato utilizzato dagli antichi egizi per costruire le loro opere. Non a caso infatti gli antichi egizi basavano tutto su ricchi significati e simboli legati al Cosmo, alle forze naturali e sovrannaturali. Bisogna aggiungere infatti che all’interno del Picatrix non viene spiegato solamente come creare piccoli talismani energetici bensì spiega anche come creare intere città sulla base della magia astrologica e della volta celeste. Un esempio potrebbero essere le grandi piramidi. Oggi, anche se il testo ha subito variazioni, correzioni e traduzioni sbagliate, è ancora possibile trovare il libro. Quindi, ai più curiosi, leggete e aprite la vostra mente.
Rebecca Romano