Anticipazione, rabbia, disgusto, paura, gioia, tristezza, sorpresa, fiducia. Otto emozioni primarie espresse e vissute in un incredibile e irresistibile installazione artistica cinetica immersiva.
SKALAR è un’installazione artistica su larga scala del light artist tedesco Christopher Bauder e del musicista David Letellier (alias Kangding Ray), in collaborazione con lo studio White Void. Insieme hanno creato “la visualizzazione delle emozioni” attraverso la luce e musica elettronica. Un’imponente installazione artistica che esplora, attinge al complesso, l’impercettibile impatto della luce e del suono della sinapsi sulla percezione umana.
L’installazione SKALAR è stata esibita durante il CTM Electronic Music Festival 2018 di Berlino, importante rassegna internazionale riservata alla musica elettronica, digitale e sperimentale. Inoltre, concentrata anche sugli sviluppi artistici che avanzano nella cultura e nell’ambiente di chi ascolta questo tipo di musica.
Ninety Robe Pointes, 65 specchi bifacciali sospesi su 195 motori speciali ciascuno con un anello perimetrale di 180 pixel . Indirizzabili in un imponente edificio industriale a forma di cattedrale. Il lato spigoloso dell’ambientazione cool è il Kraftwerk di Berlino. Il magnifico guscio di una centrale abbandonata che un tempo elettrificava la Berlino centro-orientale. Quando la città era divisa dalla politica della guerra fredda. Impressionante in scala, bello nella crudezza.
SKALAR una narrazione audio-visiva
Radicati nella matematica vettoriale, spesso associata al suono e alla geometria, Bauder e Letellier hanno esplorato otto umori umani. Per dare al pubblico una combinazione sinestesica di colore, suono ed emozione. SKALAR, che era in mostra dal 27 gennaio al 25 febbraio 2018, consisteva in 65 doppi specchi circolari mobili. Ognuno dei quali era dotato di 180 pixel programmabili. In combinazione con i colori brillanti dei fasci di luce in HRI proiettati da 90 Pointe in ceramica.
Questi specchi creavano condizioni per effetti di luce illimitati. Un’installazione così organizzata è programmata per emettere effetti di luce secondo una performance di 45 minuti. Influenzando quattro delle otto parti del cosiddetto “punto di emozione”. Definito dallo psicologo Robert Plutchik. Inoltre, Bauder e Ray, hanno eseguito sei performance speciali e più intense. Si sono basate su tutti e otto gli aspetti del su menzionato punto di emozione.
Skalar è il cardine all’interno del corpo di lavoro dell’artista Christopher Bauder, che riflette il suo profondo fascino per la luce. La luce e l’oscurità come cicli infiniti del giorno e della notte definiscono la nostra percezione del tempo e influenzano le nostre emozioni. SKALAR tratta la luce come un materiale solido, che può essere scolpito e modellato su dimensioni architettoniche. Evocando, così, associazioni astratte emozionali.
Intrecciato con l’instancabile esplorazione di trame, ritmo e sound design del musicista e compositore Kangding Ray. Il silenzio dell’oscurità è pieno di iridescenti formazioni di luce e suono spaziali. Con una lunghezza di 45 metri, una larghezza di 20 metri e un’altezza di 10 metri, la struttura luminosa generativa racchiude un gioco perfettamente sincrono.
Christopher Bauder
E’ un artista e designer multimediale tedesco che vive e lavora a Berlino . L’obiettivo principale dei suoi progetti è la traduzione di informazioni digitali (bit e byte) in oggetti e ambienti. E viceversa. Lavora nel campo della luce creando installazioni artistiche, media design e scenografia. Nel 2004 ha fondato lo studio d’arte e design multidisciplinare WHITEvoid interactive art & design.
Kangding Ray
Pochi musicisti riescono a esplorare la convergenza tra techno e sperimentale con successo come David Letellier, ex architetto. In arte Kangding Ray. I domini estetici delle sue etichette, Raster-Noton e Stroboscopic Artefacts, incarnano il suo suono complesso. Un’estetica che mette alla prova i confini, evolvendosi, instancabilmente, nell’esplorazione della trama, del ritmo e del sound design.
Kraftwerk Berlin
L’ex centrale elettrica, Kraftwerk Berlin ha ospitato questa enorme scultura di luce e suono. Immergendo completamente il pubblico in un’esperienza ultraterrena. Costruito all’incirca nello stesso periodo del Muro di Berlino, l’edificio rimase abbandonato per molti anni. Prima che Dimitri Hegemann gli desse una seconda vita. Infatti, trasferì qui il suo club techno di fama mondiale. Tresor.
Oggi l’edificio ospita molti eventi culturali durante tutto l’anno, ed è soprattutto la sede del Berlin Atonal. Recentemente ripreso. SKALAR è stato realizzato grazie all’esperienza tecnica e al supporto di tre partner. Lo studio d’arte e design WHITEvoid, Kinetic Lights e Robe. Un progetto innovativo e cross-mediale che ha ottenuto risultati travolgenti.
Felicia Bruscino