Dopo aver scoperto quali sono i 10 marchi più forti del mondo e le 10 aziende di moda italiane con più fatturato, passiamo ora ad analizzare le 10 migliori università.
Top Ten delle università a livello mondiale
A stilare la classifica delle università migliori al mondo è stato un gruppo di analisti della formazione universitaria QS Quacquarelli Symonds, che suddivide le università in base a 48 discipline e a 5 macro aree di studio. La valutazione ha preso in considerazione corsi di laurea e post-lauream di 4522 atenei, appartenenti a 75 nazioni diverse, 198 milioni di citazioni e 22,4 milioni di reseacrh papers. Inoltre sono stati ascoltati 75mila accademici internazionali e 40mila responsabili delle risorse umane e delle selezioni per l’assunzione. Ed ecco di seguito la top ten delle migliori università:
- University of Cambridge, Regno Unito
- University of Oxford, Regno Unito
- University of California, Berkeley, Stati Uniti
- Harvard University, Stati Uniti
- Stanford University, Stati Uniti
- Massachusetts Institute of Technology (MIT), Stati Uniti
- University of California, Los Angeles (UCLA), Stati Uniti
- London School of Economics (LSE), Regno Unito
- National University of Singapore, Singapore
- Yale University, Stati Uniti
Il primato va all’inglese Cambridge, inoltre il Regno Unito e gli Stati Uniti regnano incontrastati (con l’unica eccezione del Sngapore).
Cambridge, oltre a primeggiare nella classifca delle migliori, rientra tra le prime dieci in 37 discipline; dal canto suo Harvard non è da meno, è in vetta in ben 14 discipline, mentre in seconda posizione si trova il Massachussetts Institute of Technology (MIT) che ha il primato in 11 discipline e al terzo posto c’è Oxford che è la numero una in quattro.
E le migliori università italiane?
Come si può notare scorrendo la classifica, tra le prime migliori università al mondo non ce n’è nemmeno una italiana e allora che posizioni occupano i nostri atenei?
Se si considerano le varie discipline, sono molte le università italiane a potersi vantare. In particolare, La Sapienza di Roma, il Politecnico di Milano e la Bocconi.
Difatti, La Sapienza è la prima in assoluto in “Scienze dell’Antichità”, superando anche Cambridge (seconda), Oxford (terza) e Harvard (quinta); inoltre è nella lista delle 10 migliori per “Archeologia” (dove è nona). E rientra tra le prime 50 per “Scienze Archivistiche e Librarie” (33esima), “Fisica e Astronomia” (39esima) e “Scienze Naturali” (50esima).
Riguardo a “Scienze dell’Antichità”, il rettore della Sapienza, Eugenio Gaudio, sottolinea:
“E’ la prima volta che un’università italiana è al primo posto in questa classifica internazionale. Viene premiata la tradizione umanistica dell’ateneo valorizzando l’immagine della cultura italiana all’estero. Negli studi classico-umanistici la didattica si sposa con operazioni di fruizione culturale non comuni: grazie al progetto Theatron sono gli stessi studenti a far rivivere i testi greci e latini, traducendoli, riadattandoli e portandoli in scena. Alla Sapienza si può studiare tra statue e fregi decorativi nelle aree di lettura del Museo di arte classica”.
Per quanto riguarda il Politecnico di Milano, è al quinto posto per “Design” e al nono per “Architettura” e “Ingegneria Civile e Ambientale”. Rispetto all’anno passato, ha guadagnato posizioni in “Ingegneria Meccanica”, arrivando al 17esimo posto, così come nella macro area di “Ingegneria e Tecnologia”. Scendendo in classifica, il PoliMi è 35esimo per “Ingegneria Elettronica” e 44esimo per “Informatica”. E anche il rettore del Politecnico dice che questo è un “risultato storico”:
“Per la prima volta un ateneo italiano è tra i primi venti in tutte e tre le aree di appartenenza. Questa classifica è sempre più metro di giudizio da parte di studenti e ricercatori di tutto il mondo per decidere dove studiare e dove lavorare. Da anni il Politecnico di Milano ha deciso di giocare la partita internazionale, che lo porta al 17° posto nell’iper competitiva “Engineering & Technology”. Sei anni fa eravamo solo al 48°. Investiamo in laboratori di ricerca all’avanguardia e in campus all’altezza degli standard internazionali. Puntiamo su alleanze durature con le principali imprese del territorio e sviluppiamo programmi internazionali con le più prestigiose università in Europa e nel mondo. Il Politecnico oggi è il primo ateneo italiano per finanziamenti ricevuti nel programma Horizon 2020, incuba oltre 100 imprese ad alta tecnologia nell’acceleratore PoliHub premiato pochi giorni fa come terzo al mondo e ha visto la nascita di 1.500 brevetti. Il tasso di occupazione dei nostri laureati, a un anno dal titolo, è del 92,9 per cento”.
Si distingue l’Università Commerciale Luigi Bocconi, che raggiunge il decimo posto in “Business & Management”, una tra le discipline più competitive. Inoltre è undicesima in “Scienze Sociali e Management” e sedicesima in “Contabilità e Finanza”.
Le altre università italiane
In totale, sono ben 43 le Università e scuole di alta formazione dell’Italia valutate e complessivamente sono presenti in 466 posizioni della classifica, con una percentuale del 2,4%. Inoltre, gli atenei italiani sono saliti in classifica per 61 volte, migliorando di molto in confronto al 2017, anche il Direttore del Dipartimento Ricerca di QS, Ben Sowter, ha confermato l’andamento positivo delle università in Italia:
“I risultati dell’analisi di quest’anno, indicano che il Sistema Universitario italiano è competitivo in un’ampia varietà di discipline. Le Università Italiane sono tra le cinquanta migliori al mondo in 21 discipline, sei in più rispetto al 2017, raggiungendo ottimi risultati in materie molto differenti come Finanza ed Archeologia, Fisica ed Arti dello Spettacolo. E’ interessante notare l’assenza di eccellenze Italiane in una disciplina come Ospitalità e Turismo. Sorprendentemente, l’Italia non è rappresentata nelle Scienze Infermieristiche, nonostante la sua reputazione in campo medico.”
L’Università di Bologna (UNIBO) è l’ateneo italiano più presente nella classifica, con ben 25 discipline.
L’ Università degli Studi di Pisa arriva al 12esimo posto in “Scienze dell’Antichità”, seguita da Università degli Studi di Roma – Tor Vergata al 13esimo. Tale posizione è la più alta mai raggiunta in questa classifica per entrambe.
L’Università degli Studi di Padova (UNIPD) salta al 27esimo posto in “Anatomia e Fisiologia”, ssalendo di quindici posizioni rispetto al 2017.
L’Università degli Studi di Milano è l’unica presenza italiana ad eccellere in “Odontoiatria” (49esima) e “Veterinaria” (49esima) e può vantare il miglior risultato in “Farmacia” (46esima).
Sicuramente, questi sono dati importanti e assolutamente non scontati. Essere considerate fra le migliori università a livello mondiale non è cosa da poco, anzi è un traguardo a cui poche riescono a giungere. Si spera che, oltre al prestigio, ci sia anche un’ottima qualità della didattica e, ancor di più, della preparazione degli studenti. Perché a questo dovrebbero puntare le università: formare individui preparati e in grado di affrontare le sfide del mondo del lavoro.
Carmen Morello