Le elezioni 2018 lasceranno il segno nella storia politica dell’Italia. Alle 12 circa, l’ANSA ha diffuso una notizia flash: il segretario del Partito Democratico Matteo Renzi ha rassegnato le sue dimissioni. Dopo la sonora sconfitta alle elezioni di ieri, non restava nulla da fare. Eppure la cosa era nell’aria da ieri sera, sin da quando le prime proiezioni mostravano il vantaggio del Movimento 5 Stelle e lo storico sorpasso di Salvini su Berlusconi. Ma, dopo alcuni minuti, il portavoce di Renzi ha smentito, dicendo: “A me non risulta”. Qual è la verità? Lo scopriremo alle 17, quando terrà una conferenza stampa. Per ora le sue dimissioni restano un giallo. Il Pd ha raggiunto il 18, 92% alla Camera e il 19,40% al Senato, (senza arrivare al 22%, in molti auspicavano il 20%, ma così non è stato). Si tratta di una forza politica scomparsa dal territorio. Fallimento totale di Liberi e Uguali con il 3,40%, la Bonino con Più Europa non arriva alla soglia del 3%, necessaria per superare lo sbarramento ed accedere al Parlamento.
Elezioni 2018: il M5S sbanca al Sud
Luigi Di Maio, nella prima dichiarazione postelettorale, ringrazia gli oltre 11 milioni di italiani che hanno votato il movimento, ringrazia chi ha reso possibile ciò, ossia Grillo e Casaleggio, chi è stato appena eletto (sottolineando che il numero dei parlamentari del M5S è triplicato rispetto alle scorse elezioni). Luigi Di Maio precisa come il voto al M5S, durante le elezioni 2018, non sia stato ideologico, ma un voto di scelta; gli elettori hanno votato il programma e i temi da loro proposti, non hanno votato per protestare. Si assume la responsabilità ed è pronto a trattare con una forza politica che abbia abbastanza voti, pur di dare un governo al Paese.
“Oggi per noi inizia la Terza Repubblica e la terza sarà la repubblica degli italiani“.
Un’Italia divisa
L’Italia che esce dall’ultima tornata elettorale è letteralmente spaccata a metà: al Sud il Movimento 5 Stelle ha sbancato su tutto e tutti, molti ritengono che i voti un tempo attribuiti al PD siano stati ‘travasati’ nel movimento guidato da Luigi Di Maio. C’è chi sostiene che, oltre al malcontento e alla delusione per quanto fatto dal governo Renzi, uno dei fattori importanti sia stato il reddito di cittadinanza, che al Sud, con tassi di disoccupazione molto elevati, fa particolarmente gola.
Al Nord invece predomina il centrodestra, notevole e degno di nota il fatto che per la prima volta in 20 anni la Lega abbia preso più voti di Forza Italia. Salvini festeggia il risultato ottenuto, sia per quanto riguarda il suo partito sia per la coalizione di centrodestra che ha la maggioranza. Il leader del Carroccio ha dichiarato:
“Il governo tocca a noi di centrodestra. La Lega ha vinto all’interno della coalizione e rimarrà alla guida del centrodestra. Non ho sentito Berlusconi ma gli accordi tra amici sono chiari e si mantengono all’interno del centrodestra sono tutti contenti, c’è una coalizione che ha vinto e che può governare. Non commento la débacle altrui, l’arroganza di Matteo Renzi è stata punita.
Sono e rimango populista perché chi ascolta il popolo fa il suo mestiere, dei radical chic che schifano l’operaio la gente non ha più voglia. Lavoreremo per modificare e togliere alcuni parametri europei. Ma resto convinto a proposito dell’euro che la moneta unica è destinata a finire non perché lo voglio io ma perché lo dicono fatti, il buon senso, l’economia reale. E vogliamo arrivare preparati a quel momento.
Matteo Salvini ha poi specificato le sue posizioni sui possibili scenari futuri:
Escludo governi tecnici, di scopo, a tempo, istituzionali; non partecipiamo a governi minestrone. Sarà mio dovere ascoltare capire valutare altre posizioni, però la squadra è quella con cui abbiamo giocato la partita, non mi piace cambiare squadra a partita in corso. Mi incontrerò con tutti, anche con Laura Boldrini essendo due universi molto lontani uno dagli altri.
Abbiamo raggiunto punti in campagna elettorale incredibili, ‘Salvini fa paura ai bambini’ sono arrivati a dire. A quella mamma offrirò un caffè doppio, ma le etichette fascisti-comunisti sono sempre più vecchie. Il voto alla Lega è a un altro tipo di Europa. Noi siamo in Europa vogliamo un’Europa che fa poche cose e le fa bene però che riconosce i popoli le identità le lingue. I veri nemici dell’Europa sono fenomeni alla Renzi e Bonino che fingono che va tutto bene e bene non va.”
L’inedito centrodestra a trazione legista ha stupito tutti, c’è chi parla di “salvinizzazione del centrodestra”. Probabilmente, ha influito molto la vicenda legata alla morte di Pamela, seguita poi dal raid razzista di Luca Traini a Macerata. E proprio nelle Marche Salvini è primo per i consensi.
Cosa succederà ora, dopo le elezioni 2018? Spetterà a Mattarella decidere chi ha i numeri per poter governare: il M5S partito con più voti o la coalizione di centrodestra che ha la maggioranza? Nel frattempo, all’estero si teme l’ingovernabilità dell’Italia: se non si trova un accordo, potrebbero essere necessarie settimane prima di vedere una nuova squadra di governo e nel mentre l’economia ne risentirebbe. Già questa mattina Piazza Affari a Milano ha aperto con un meno 2% e Mediaset ha registrato un crollo del 5%, non a caso è il gruppo televisivo del leader di Forza Italia; Berlusconi, che non ha più il primato nel centrodestra.
Attendiamo di sapere cosa succederà nelle prossime ore: appuntamento alle 17 con le dichiarazioni di Renzi.
Carmen Morello