Quanti di noi avvertono fastidio o bruciore agli occhi? È una cosa frequente e poche volte ci preoccupiamo di quali potrebbero esserne le cause, ma il caso di Abby Beckley dovrebbe spingerci ad essere più attenti e cauti verso questi organi così delicati.
Una ragazza con 14 vermi nell’occhio
Abby Beckley è diventata suo malgrado famosa a causa di una sfortunata e raccapricciante scoperta. La povera ragazza si è ritrovata ben 14 vermi nell’occhio. Com’è possibile una cosa del genere? Avvertita una strana sensazione all’occhio sinistro e, pensando che fosse un ciglio, ha cercato di toglierlo ma si trattava di un verme. «Si muovevano. Ne ho tolto uno ed è morto subito sul mio pollice. Era lungo poco più di 1 cm», così ha raccontato alla stampa. Abby ha 28 anni e viene da Grant Pass nell’Oregon, una ragazza ‘comune’, ma questo episodio l’ha trasformata nell’unica persona al mondo ad essere infettata da un particolare parassita, che di solito è presente solo nei bovini.
La notizia è stata riportata dai CDC statunitensi, i Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie, in un’indagine pubblicata lunedì dall’American Journal of Tropical Medicine and Hygiene sui casi di infezione simili. Uno degli autori, Richard Bradbury, responsabile del Parasite Diagnostics and Biology Laboratory dei CDC ha illustrato meglio i risultati:
«Questa è solo l’undicesima volta in cui una persona è stata infettata da vermi dell’occhio in Nord America. Ma quello che è davvero unico è che è una nuova specie che non ha mai contagiato umani prima, è un verme del bestiame che in qualche modo si è adattato a un essere umano».
Quello di Abby è un caso unico
Sono le mosche a veicolare le larve e a depositarle nella parte carnosa dell’occhio, qui trovano nutrimento nella lacrima, contenente proteine.
Il caso di Abbey risale al 2016:
«Il mio occhio sinistro era diventato rosso e gonfio e avevo anche mal di testa, ma non mi sono guardata bene allo specchio perché stavo lavorando su una barca per la pesca del salmone in Alaska. Quando ho potuto guardare meglio a terra sono rimasta sconvolta e sono andata in ospedale».
I medici sono rimasti a loro volta spiazzati e, dopo averne prelevato un campione, l’hanno inviato ai CDC in attesa di capire se e come rimuovere i vermi. Abby temeva che potessero arrivare al cervello e ad altri organi, ma uno dei medici la rassicurò dicendole che sarebbero rimasti in superficie. Purtroppo non le hanno somministrato nessun antiparassitario, in quanto un verme morto sarebbe potuto rimanere negli occhi, causando cicatrici. La ragazza ha continuato a tenere i vermi nell’occhio e li ha dovuti rimuovere uno ad uno a mano, ci ha impiegato venti giorni, in tutto ce n’erano 14. Per fortuna, l’incubo è finito e non ha riportato né lesioni né danni alla vista.
Il parere di un esperto
Il dottor Giuseppe Tambussi, infettivologo dell’ospedale San Raffaele di Milano, ha chiarito così lo strano caso d’infezione:
«Non è un caso raro tra i bovini, ma sicuramente un’eccezione per gli umani. Ci sono tre specie di larve e tutte (compresa la Thelazia gulosa) potenzialmente possono trasmettersi all’uomo anche se appunto avviene in pochissimi casi, specie nelle aree rurali. Il contagio avviene con larve eliminate da animali (come mucche e cavalli) e ingerite dalle mosche. Gli insetti sono “ospiti intermedi” che le “processano” al loro interno e poi a loro volta le ritrasmettono ai bovini. È un caso appunto previsto potenzialmente, che questa volta si è verificato ma resta una notizia unica».
Gli altri 10 casi di persone con vermi nell’occhio erano dovuti al parassita Thelazia californiensis, un verme che infetta per lo più i cani. Invece, Abby è il primo ed unico caso al mondo di persona infettata dal verme oculare chiamato Thelazia gulosa, finora riscontrato nel bestiame, specie nei bovini. Probabilmente è stato il bestiame che si trovava nei pressi di casa sua, mentre andava a cavallo. non è la prima volta che un essere umano viene infettato da vermi oculari, ma questo non era mai successo prima per la Thelazia gulosa.
Per Abby è stata una brutta esperienza, ma ora è tutto finito; certo ritrovarsi con i vermi nell’occhio non è affatto piacevole, magari la prossima volta che vi sfregate un occhio prestate maggiore attenzione.
Carmen Morello