Xylella – Dopo le continue e numerose false notizie su questo batterio e sui suoi effetti abbiamo deciso di fare un po’ di chiarezza cercando di spiegare in maniera più imparziale e chiara possibile cosà è accaduto è cosa sta accadendo attualmente agli ulivi pugliesi.
Xylella – Per tutti coloro che non hanno mai sentito parlare della xylella è utile sapere che è un batterio Gram negativo che vive e si riproduce nell’apparato conduttore della linfa grezza(portatore di acqua e sali minerali).
Grazie a questa brevissima introduzione avrete capito come mai, quando avete sentito parlare di xylella, vi è stato associato subito il termine disseccamento.
Molti non sono a conoscenza del fatto, che la xylella e il conseguente disseccamento sono da sempre esistiti in Puglia. Ogni Contadino che si rispetti che ama e cura la sua terra e le sue piante, lo sa bene. Da millenni esistono gli Ulivi, piante secolari che grazie alle giuste cure ricevute dai loro agricoltori sono giunte ai giorni nostri.
Il vero problema infatti, nasce nel momento in cui delle terre entrano in stato di abbandono. Gli alberi sani che vengono curati e puliti perennemente, ancora oggi con le stesse pratiche che si usavano anni fa, non hanno riscontrato grossi problemi a superare la fantomatica xylella. Mentre tutti i terreni che hanno subito l’abbandono da parte dei proprietari, non ricevendo più il giusto sostentamento e le giuste cure nutritive hanno portato all’indebolimento e successivo disseccamento per i poveri ulivi.
Basta fare un giro per le campagne Salentine per capire che le cose stanno realmente in questo modo. Per millenni queste piante hanno contrastato questi fenomeni e questi batteri naturali, ora le persone hanno abbandonato le proprie piante o si sono affidati a rimedi chimici e metodi poco ortodossi e contro natura come la potatura estrema o l’eradicazione.
C’è chi ha pensato di sfruttare questo fenomeno per destabilizzare economicamente un territorio che basa gran parte della sua economia proprio su quelle maestose e millenarie piante, gli ulivi.
Con il Piano Silletti proposto proprio dal Commissario di Governo Giuseppe Silletti, si sono prese subito delle precauzioni a mio avviso poco ortodosse. Invece che evidenziare il vero problema e cioè l’abbandono dei terreni da parte dei proprietari terrieri, hanno voluto evidenziare e concentrare tutta l’attenzione sugli ulivi mettendo in risalto un batterio che è da sempre parte integrante di questa terra.
Invece di prendere precauzioni e cercare di salvare le piante con conseguenti terreni, si è pensato subito di sradicare tutte le piante infette dal presunto batterio in modo da creare una zona cuscinetto. I proprietari terrieri hanno dovuto subire la tortura di dover vedere con i loro occhi le ruspe spiantare i loro ulivi. Eppure nonostante le numerose proteste e movimenti che sono stati creati, il piano Siletti è stato comunque messo in atto.
Cosa ha portato? E realmente servito a qualcosa sradicare tutti gli ulivi? A questi interrogativi a me viene facile rispondere, eppure i media sui Quotidiani e in TV continuano a farci credere che è una malattia grave che non si può estirpare, continuando a promuovere un sistema marcio che sta soltanto rovinando il buon nome dell’olio extra vergine pugliese, favorendo cosi le altre importazioni estere.
Piano Silletti – Piante di Ulivo Sane completamente sradicate dal terreno:
Testimonianze – Servizio di Telerama sui numerosi abbattimenti :