Il 2018 si potrebbe aprire con una svolta molto importante per quanto concerne la contraccezione. Infatti un gruppo di ginecologi italiani, ha deciso di lanciare una petizione sulla nota piattaforma Change.org volta a garantire le dovute precauzioni gratuitamente.
Un provvedimento volto a contrastare le malattie sessualmente trasmissibili e le gravidanze indesiderate, ormai in costante aumento. Spesso soprattutto i più giovani non possono permettersi di acquistare profilattici, pillole, spirali ed anelli vaginali che nel lungo periodo possono rivelarsi piuttosto costosi.
In Italia a differenza di altri paesi europei, come la Francia, il Belgio e la Germania la contraccezione è tutta a carico dei cittadini e visto il quadro generale, un cambiamento è decisamente necessario.
Stando i dati riportati dalla Sigo (Società italiana di ginecologia e ostetricia), il calo dell’utilizzo degli anticoncezionali è drastico e preoccupante. Appena il 16% delle donne assume la pillola, mentre il 42% delle ragazze under 25 non prende in considerazione nessun metodo contraccettivo. La situazione non è molto differente per quanto concerne gli uomini, e a tal proposito sono eloquenti i numeri che riporta l’équipe di Endocrinologia dell’Università di Padova, secondo cui 4 giovani su 10 non contemplano l’uso dei preservativi.
Dunque l’obiettivo del Comitato per la contraccezione gratuita e consapevole è quello di raccogliere 50000 firme (ad oggi è stata superata quota 44000), da presentare poi al ministro della Salute Beatrice Lorenzin e al direttore Generale AIFA, Mario Melazzini.
Qualora la petizione per la contraccezione gratuita dovesse andare a buon fine, la distribuzione degli antifecondativi, passerebbe attraverso consultori e medici di famiglia, creando anche un indiretto vantaggio in termini di consultazione, sensibilizzazione e di informazione per i giovani.
Insomma, un piccolo passo in avanti è stato fatto, il problema è stato esposto pubblicamente e considerando il forte interesse comune, è giunta l’ora che anche la classe politica prenda in esame questi temi così delicati.
Antonio Pilato