Non sappiamo bene dove abiti Babbo Natale, perché la sua dimora varia a seconda delle tradizioni: negli Usa si sostiene che abiti al Polo Nord, l’Europa lo dipinge in Lapponia, secondo i norvegesi la sua residenza è Drøbak, ma sappiamo tutti che aspetto ha, ma la befana? Sotto quella faccia rugosa chi si nasconde? Qual è la sua nazionalità?
Secondo la Confartigianato la befana è cinese: lo scorso anno il Bel Paese ha accolto giocattoli da tutto il mondo con una netta prevalenza dei prodotti Made in China. È infatti proprio dalla Cina che sono arrivati giocattoli per un valore di 470 milioni di euro.
Quindi la nostra cara vecchietta con le scarpe rotte ha gli occhi a mandorla e, anche quest’anno, la notte tra il 5 e il 6 gennaio, entrerà nelle nostre case per portare giochi, dolcetti e carbone ai bambini.
Ma non a Catania. È di questa mattina la notizia che la Guardia di Finanza ha sequestrato oltre 200.000 giocattoli a Misterbianco (CT) a un grossista cinese, titolare di un’attività commerciale, che è stato poi denunciato per il reato di introduzione nello Stato di prodotti privi o carenti dei contenuti informativi minimi previsti dal Codice del consumo per la loro regolare commercializzazione nella Ue.
Lo scorso 21 dicembre è stata la città di Giulianova oggetto di un altro maxi sequestro da parte della Guardia di Finanza: 11 milioni di articoli (giocattoli, luminarie e addobbi) che presentavano un marchio CE contraffatto o irregolare. Un altro maxi sequestro del valore di circa 800.000 euro si è avuto a Milano, dopo due ispezioni della GdF.
Ma episodi simili ce ne sono a bizzeffe, soprattutto in questo periodo e il fenomeno tende ad aumentare. Nel 2015 il numero degli articoli “taroccati” e sequestrati è salito al 57% (dati confartigianato).
In conclusione possiamo dire che la nostra befana cinese avrà del filo da torcere quest’anno, la sua scopa è segnalata, fate attenzione la notte del 5 gennaio: potreste accogliere in casa una contraffattrice.
Elena Carletti