L’Assemblea generale delle Nazioni Unite, riunitasi venerdì 22 dicembre, ha deciso di celebrare il 100° compleanno di Mandela con il “Nelson Mandela Peace Summit”. Si tratta di un vertice incentrato sulla pace nel mondo che si terrà a settembre 2018, in occasione del raduno annuale dei leader mondiali.
L’Onu nel 2009 stabilì che il 18 luglio, compleanno del leader anti-apartheid sudafricano, divenisse il “Nelson Mandela International Day”, giornata in cui tutti dovrebbero lasciarsi ispirare da Mandela tentando di fare la differenza nelle proprie comunità.
Nelson Mandela è stato, dal 1994 al 1999, il primo presidente nero sudafricano e nel 1993 ha vinto il premio Nobel per la Pace per aver posto le basi della democrazia nel paese e messo fine in modo pacifico all’apartheid dei neri in Sudafrica, Mandela aveva trenta anni quando l’apartheid divenne Legge dello stato nel 1948. Nel 1962 venne arrestato con l’accusa di sabotaggio e rimase in prigione fino al 1990.
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Nel 2018, per celebrare i 100 anni dalla nascita di Mandela, le Nazioni Unite organizzeranno un summit di alto livello, nella risoluzione si evidenzia, infatti, che ci saranno interventi di alti funzionari delle Nazioni Unite, dell’Unione Africana e di altri paesi.
Un’iniziativa che vuole onorare Nelson Mandela, il suo impegno disinteressato e il suo profondo senso di dovere non solo verso l’Africa, ma verso l’umanità nel suo complesso.
La sua dedizione a promuovere la risoluzione dei conflitti, i rapporti razziali, i diritti umani e l’uguaglianza di genere non è venuta a meno fino al 2013, quando Mandela è morto, lasciando al mondo un grandissimo esempio e un enorme vuoto.
A fondamento della fede nella pace e nella riconciliazione di Madiba (nomignolo con cui ci si riferiva a Mandela perché nella sua etnia di appartenenza Xhosa indicava un titolo onorifico per persone anziane e sagge), c’era la sua convinzione che nessuno nasce odiando i propri simili a causa della razza, della religione o della classe alla quale appartiene e che se gli uomini imparano ad odiare, possono anche imparare ad amare.
Chissà che questo summit per la pace deciso a ridosso del Natale e che arriva in un momento storico più che mai necessario, possa almeno mettere fine al conflitto tra Palestina e Israele, così come Mandela stesso si augurava in occasione della Giornata internazionale della solidarietà con il popolo palestinese, tenutasi in Sudafrica il 25 novembre 1998:
“Il popolo della Palestina e l’intera regione hanno bisogno del nostro sostegno per i loro sforzi per porre fine a questo conflitto che ha tormentato il mondo per così tanto tempo”
Fadua Al Fagoush