Bimbo si addormenta sullo scuolabus e resta a bordo per 5 ore.
Un bimbo di cinque anni di Castelletto Ticino in provincia di Novara, lo scorso giovedì mattina, si è addormentato sullo scuolabus che trasporta i bambini alle scuole del paese. All’ultima fermata non è sceso e sia l’autista che l’accompagnatrice non si sono accorti della sua presenza sul mezzo nemmeno quando sono rientrati in deposito.
Quando l’autista è tornato a riprendere il mezzo si è reso conto della presenza del bimbo che dormiva ancora beatamente. Informato dell’accaduto, il sindaco di codesto comune, ha richiesto immediatamente una dettagliata relazione ove, a quanto risulta, il bimbo non ha riportato conseguenze di alcun genere. Successivamente il comune ed i genitori hanno presentato un esposto ai carabinieri.
L’assistente di quel turno è stata immediatamente sospesa dalla cooperativa presso la quale lavora.
Il trasporto alunni del comune di Castelletto Ticino è appaltato a due aziende diverse, una per il trasporto e l’altro per l’assistenza.
Fortunatamente la storia ha avuto un “lieto fine” per il bimbo, che magari tra qualche mese non ricorderà più nulla. diversamente sarà per l’accompagnatrice che dovrà affrontare notevoli conseguenze sull’accaduto.
L’indegno è che spesso in questi casi non sono mai le aziende a rispondere, ma i “dipendenti” in prima persona.
Le accompagnatrici dei bambini sugli scuolabus hanno di sovente dei contratti a chiamata, ossia vengono reclutate di settimana in settimana per i vari servizi di accompagnamento. La loro retribuzione si aggira intorno ai 7 euro lordi l’ora e lavorano dalle 4 ore e mezza ad un massimo, se sono fortunate, di 22 ore in una settimana con tre turni giornalieri di circa 1ora e mezza in giri di accompagnamento diversi, ad esempio: mattina scuola materna, primo pomeriggio rientro scuole secondarie di primo grado ed infine rientro delle scuole primarie di secondo grado.
Con questi turni e giri lavorativi può accadere che una accompagnatrice non conosca tutti i bambini utenti degli scuolabus. Se i giri di accompagnamento sono misti, materne elementari e medie, si crea facilmente una certa confusione.
Questo tipo di lavoro ha un ingente carico di responsabilità ma è sottopagato.
Tutti vogliono risparmiare.
I comuni appaltatori cercano di spuntare i prezzi migliori per offrire un servizio al costo più basso possibile per i genitori. Le aziende appaltatrici si servono di cooperative che per mantenere i costi bassi devono sottopagare il personale.
Alla fine se le conseguenze non le paga l’utente finale, le pagherà sempre l’anello più debole della catena.
Raffaella Presutto