Dopo il blitz di Como del 28 novembre alla riunione della rete Como Senza Frontiere, in cui tredici skinheads dell’associazione Veneto Fronte Skinheads hanno obbligato i volontari pro migranti all’ascolto di un proclama contro “l’invasione degli extracomunitari”, sono a buon punto le indagini da parte della Digos.
Marta Pezzati di Como Accoglie era presente al momento dell’irruzione nel Centro culturale Artificio di Como e, ancora incredula e spaventata, riferisce:
“Siamo stati circondati e poi additati come nemici della patria. È preoccupante che si inizi da queste modalità di azioni. Non abbiamo reagito alla provocazione, è stata una risposta spontanea e condivisa”.
Alcuni volontari hanno ripreso col telefono gli esponenti di estrema destra, che appaiono a volto scoperto, con i crani rasati e i bomber neri, facendo il saluto romano mentre si dispongono a semicerchio attorno ai volontari per leggere il volantino.
Grazie a queste riprese le Digos di Como, Genova, Lodi, Piacenza, Mantova e Brescia sono state in grado di procedere con le identificazioni di quasi tutti i tredici Skinheads, denunciati con l’accusa di violenza privata in concorso.
Tra i membri del gruppo di estrema destra spicca un giovane, che nel 2012 è stato condannato dalla Cassazione a più di sei anni di reclusione per tentato omicidio e lesioni gravi nei confronti di un paio di ragazzi.
Nel frattempo, Giordano Caracino, leader dell’associazione Veneto Fronte Skinheads, ha rilasciato un’intervista a La Zanzara su Radio 24, affermando:
“Non era incontro segreto ma pubblico. E non c’è stata alcuna violenza. Lo rifaremo. Le denunce? Ce ne possono fare anche diecimila, non cambieremo di una virgola…
Mussolini è stato un grande statista e Hitler a livello di riforme sociali e industriali ha fatto bene… Sei milioni di ebrei? Ecco, questo è quello che recitano i libri di storia. Io credo che la storia la scrivano i vincitori“.
Diverse le reazioni politiche di fronte al grave accaduto:
Roberto Maroni, governatore della Regione Lombardia, ha detto:
“Non è stata violenza la loro, ma la loro bravata è la spia di un fenomeno pericoloso… Questo virus può contagiare i giovani, che oggi sono perennemente in cerca di un centro di gravità permanente”.
Il leader della Lega, Matteo Salvini invece si è espresso, come sempre, incolpando agli immigrati e alla sinistra:
“Il problema vero non sono i quattro ragazzi che hanno fatto irruzione, ma un’immigrazione fuori controllo, voluta da qualcuno, organizzata e alimentata da una certa sinistra che fa favori ai poteri forti e cerca lo scontro sociale”.
Renzi ha affermato:
“Il Pd è in prima fila a dire che è uno scandalo e una vergogna, ma mi piacerebbe lo fossero tutte le forze politiche. Su questi temi non devono esserci divisioni”.
Il Pd ha chiesto una stigmatizzazione unanime e ha proposto una grande manifestazione contro ogni intolleranza per sabato 9 dicembre a Como, dove parteciperà anche l’Anpi, l’associazione nazionale dei partigiani, e il candidato alle Regionali lombarde per il centrosinistra, Giorgio Gori; Dario Violi del M5 Stelle invece non parteciperà, nonostante la condivisione dei principi, perché contrario alla politicizzazione della vicenda.
Fadua Al Fagoush