L’arrivo del neopresidente dello Zimbabwe Emmerson Mnangagwa era atteso per oggi alle 18. Mnangagwa è tornato nella capitale durante il pomeriggio ed a confermarlo è stato il capogruppo dello schieramento di governo, Lovemore Matuke A diffondere la notizia del suo imminente ritorno in patria è stata la Zbc, emittente pubblica dello Stato africano. Mnangagwa, che per adesso ricopre la carica di presidente ad interim, giurerà ufficialmente come presidente venerdì, durante la cerimonia.
Ieri
Tutto questo è stato reso possibile e pacifico grazie alle dimissioni dell’ormai ex capo di Stato Robert Mugabe, arrivate nella giornata di ieri. Ad annunciarlo è stato il presidente del parlamento di Harare, Jacob Mudenda, che ha letto personalmente la lettera di dimissioni. “La mia decisione di dimettermi è volontaria e nasce dalla mia preoccupazione per il bene del popolo dello Zimbabwe – si legge in un estratto della lettera – e il mio desiderio di assicurare una tranquilla, pacifica e non violenta transizione di potere a sostegno della sicurezza, pace e stabilità della nazione“. Le dimissioni di Mugabe sono state accolte con manifestazioni di gioia, in parlamento e per le strade. Quelle stesse persone che lo scorso fine settimana avevano organizzato una manifestazione a favore dell’abbandono dell’ex presidente si sono riversate per le strade della capitale cantando, ballando e suonando i clacson delle auto.
L’ultima settimana di Mugabe
All’inizio della scorsa settimana i militari hanno preso il potere in Zimbabwe chiedendo le dimissioni del dittatore 94enne, al potere da trentasette anni. Tre giorni fa Mugabe era apparso in tv per parlare alla nazione ma, al contrario di quanto sperato, non aveva accennato nulla riguardo alle sue dimissioni. Nel frattempo invece, egli stava conducendo trattative con i generali dello Stato africano, in direzione dell’abbandono. Anche Mnangagwa, dalla posizione di vicepresidente, lo aveva invitato a rassegnare le dimissioni dichiarando “Mugabe ha sempre detto che se il popolo lo avesse voluto avrebbe lasciato l’incarico”. Ora che la gente ha parlato deve accettare la volontà del popolo e dimettersi”. Tra l’altro Mnangagwa, temendo per la propria incolumità aveva lasciato il Paese per farvi ritorno solo oggi.
Le reazioni
Dal generale Constantino Chiwenga, capo delle forze armate nello Zimbabwe arrivano avvertimenti sulle possibili vendette che potrebbero nascere fra avversari politici. “Ogni vendetta sarà punita severamente” ha dichiarato il generale; queste parole sembrano volte a voler garantire un passaggio pacifico del potere. L’ambasciata USA nel Paese ha raccomandato che “Qualsiasi accordo a breve termine il governo possa prendere, la strada da seguire deve portare a elezioni libere, eque e inclusive” mentre la premier britannica Theresa May ha definito le dimissioni di Mugabe “una opportunità per aprire una nuova era libera dall’oppressione che ha caratterizzato la sua presidenza“.
Giorgio Russo