Soprannominati “fossili viventi”, questi strani animali sono oggi rarissimi da trovare
Una curiosa “scoperta” arriva dal Portogallo, o meglio dalle acque dell’Oceano Atlantico adiacenti le coste lusitane. Durante lo svolgimento di un progetto dell’Unione Europea per minimizzare la pesca accidentale, un gruppo di ricercatori ha pescato inaspettatamente un rarissimo esemplare di squalo dal collare, lungo circa 1.5 metri.
Trattasi di una specie di origini antichissime, visto che i suoi “primi antenati” risalgono a circa a 80 milioni di anni fa e da allora tale squalo non ha mutato moltissimo le sue sembianze. E, proprio a causa di questa sua ascendenza primitiva, viene considerato un “fossile vivente”.
Con i suoi trecento denti, lo squalo dal collare mangia altri pesci e calamari e, grazie alla sua enorme mandibola e ai denti aguzzi, può afferrare le sue grandi prede.
In una nota diffusa dall’Istituto portoghese per il mare e l’atmosfera, i ricercatori a bordo dell’imbarcazione descrivono lo squalo come un pesce “dal corpo lungo e affusolato, con la testa simile a quella di un serpente”. Dichiarazioni che sembrano avvallare la sua strana e “antica” conformazione.
Gli studiosi hanno fatto poi sapere che è davvero raro imbattersi in un esemplare del genere e che per questo motivo è difficile quantificarli. Inoltre, in base ad altri avvistamenti del passato in Australia e Giappone, non è tutt’ora possibile indicare quale sia la zona in cui sono maggiormente diffusi. L’unica cosa certa è che vivono molto in profondità (anche oltre i mille metri).
Dunque un nuovo straordinario esempio di quanto in realtà l’uomo conosca poco gli oceani e i suoi “abitanti”. Poche settimane fa, in seguito all’uragano Harvey in Texas, è stata ritrovata in spiaggia una creatura strana,buna specie strana e rara di anguilla che vive negli oceani tra i trenta e i novanta metri. Adesso è il turno dello squalo dal collare. Chissà quale sarà il prossimo.
Antonio Pilato