La famosa frase “i robot governeranno il mondo” non è propriamente corretta. Secondo un interessantissimo studio realizzato dall’Institute for the Future, commissionato da Dell Technologies, i robot probabilmente contribuiranno alla svolta lavorativa dell’uomo, trasformandolo in un lavoratore digitale a tutti gli effetti.
L’unione tra uomo e macchina andrà sempre di più consolidandosi, sia dal punto di vista delle abitudini dei consumatori sia dal punto di vista professionale, infatti di questo passo si dovranno cambiare anche le abilità nei propri mestieri.
Robot e lavoro, cosa rivela lo studio?
Come rivela lo studio in questione “The Next Era of Human-Machine Partnerships”, il 2030 sarà probabilmente, l’anno della svolta tecnologica. La questione robot, su cui stanno molto investendo Facebook e Google, diventerà di dominio pubblico.
Secondo alcuni esperti e professori universitari, nei prossimi dieci anni si assisterà ad una vera e propria partnership tra l’uomo e l’intelligenza artificiale. In generale, la tecnologia, influirà quasi totalmente a livello lavorativo e l’uomo sarà chiamato a conviverci e stabilirci un buon rapporto.
il dato più interessante che rivela lo studio riguarda il pensiero che circa l’85% dei lavoratori del futuro non siano ancora stati inventati e di conseguenza la capacità di apprendere nuove competenze durante la propria carriera diventerà molto più importante rispetto alle proprie competenze iniziali. Ciò, se ci pensate, potrà far anche crollare il concetto di scuola rispetto a come lo si intende ora. Probabilmente l’immersione nel mondo lavorativo sarà più diretto in questo modo e semplicemente facilitato dall’ausilio tecnologico.
Digitalizzazione lavorativa
L’uomo, sempre più, dovrà essere predisposto ai cambiamenti vorticosi del mercato, dovrà adattarsi a sempre diverse modalità di apprendimento, solo in questo modo compierà l’obiettivo della digitalizzazione.
Il saper usare la tecnologia sarà la base del nostro futuro curriculum, una svolta davvero interessante.
Secondo lo studio analizzato, nonostante questa futura dipendenza che si avrà con la tecnologia, la preoccupazione e rischio che i robot prendano il posto degli uomini è completamente smentita, nonché improbabile.
E’ però interessante notare come la logica del posto fisso andrà scomparendo, essendo sostituita da molte più professioni nel corso della carriera che andranno a fare perno su compiti diversificati in base alle proprie abilità.
E per quanto riguarda le aziende? La risposta è semplice, se saranno capaci ad adattarsi al mercato, puntando sulla digitalizzazione, continueranno a sopravvivere, altrimenti diventeranno obsolete e perderanno la loro fetta di mercato. Chissà che in un futuro non troppo prossimo tutte le società avranno un bel robot alla reception.
Jacopo Pellini