Il WMO (World Meteorological Organization) ha reso noto in un comunicato rilasciato ieri, che i gas serra, in particolare l’anidride carbonica hanno toccato livelli record nel 2016.
Il dato dice 403,3 ppm (parti per milione) in aumento rispetto alle 400 del 2015, se frequentate queste pagine forse ricorderete di aver letto mesi fa un valore persino più alto, la stima secondo uno studio sul riscaldamento globale che disegna scenari futuri abbastanza apocalittici, era stata addirittura di 410 ppm per il 2016.
Naturalmente c’è poco da rallegrarsi per le 7 ppm in meno, lo studio WMO conferma la tendenza in crescita rispetto al 2015 e il valore record e nemmeno c’è da rallegrasi per il fatto che il record sia frutto di una combinazione di attività umane e attività del fenomeno atmosferico ricorrente conosciuto come El Niño, anche perché il riscaldamento provocato dall’uomo sta anche rafforzando quest’ultimo. Rispetto all’epoca immediatamente precedente la rivoluzione industriale la quantità di anidride carbonica nell’atmosfera si è alzata del 145%, allora era 280 ppm. I valori attuali di concentrazione di questo gas serra non si vedevano sulla terra da 3-5 milioni di anni.
Direte voi (no non lo dite perché sono sicuro che siete persone intelligenti, ma il divulgatore deve far finta di parlare a degli stupidi) ma allora in un passato remoto certi valori si sono già toccati e la Terra è sopravvissuta? altroché, nel periodo Devoniano 2000 ppm nel Triassico 3000 ppm ed oltre, però queste fluttuazioni dalle 200 ppm dei periodi più freddi ai valori sopracitati avvenivano in tempi sulla scala dei milioni di anni, già questa rapidità della crescita non è una differenza da poco.
Ma c’è dell’altro, come se la cavassero i dinosauri con l’estremo caldo non lo sappiamo, probabilmente bene, ma noi dobbiamo pensare a molto altro, ad esempio a tutte le persone che vivono in aree costiere, e sì perché quando si toccarono gli attuali livelli di concentrazione di anidride carbonica nell’atmosfera il livello dei mari era più alto di 10-20 metri rispetto ad adesso.
Quando si parla di innalzamento dei mari spesso ci si concentra sul dato dell’acqua in più proveniente dai ghiacciai che si sciolgono, ma già il solo riscaldamento delle acque porta a dilatamento termico con conseguente salita delle acque.
Il comunicato del WMO ci informa anche che oggi sarebbe stato rilasciato dall’agenzia ONU per l’ambiente il report sull’abbassamento delle emissioni in accordo con gli impegni di Parigi, visitando il link trovate anche la possibilità di scaricare l’intero rapporto di 116 pagine, ma la sintesi è che attualmente le emissioni di anidride carbonica sono ferme (badate bene, ferme non in discesa, ma già è un risultato aver fermato l’ascesa) ma c’è poco da rallegrarsi, sia perché un periodo di boom economico potrebbe portare a una nuova impennata, sia perché stanno aumentando le emissioni di altri gas serra come il metano. quindi l’agenzia ONU lancia un forte appello a rinnovare e rendere più ambiziosi gli sforzi per diminuire le emissioni di gas serra.
Roberto Todini