Ipotesi sulla fiducia
La voglia di portare la riforma sullo ius soli in discussione al Senato è ancora viva e i suoi sostenitori continuano ad aumentare. Ieri Il capogruppo dem Luigi Zanda, in occasione del voto finale sulla legge elettorale, ha suggerito l’ipotesi di porre la fiducia sul provvedimento. Nello specifico, egli ha dichiarato “Non appena avremo la certezza di aver voti necessari accoglierei con molto favore una decisione del governo di mettere la fiducia sullo Ius soli prima della fine di questa legislatura”. Anche il senatore di Ala Denis Verdini sullo ius soli ha aggiunto “Sarei pronto a votarlo anche domani”.
I soliti noti
Non mancano, purtroppo, voci di dissenso provenienti da alcuni parlamentari. È il caso del coordinatore nazionale di Ap Maurizio Lupi che usa parole durissime: “Sono stucchevoli questi ripetuti tentativi di approvare la legge sullo Ius soli attraverso un voto di fiducia. Abbiamo già detto più volte e ripetiamo anche oggi che questa ipotesi per noi, che siamo parte organica di questa maggioranza, non si pone”.
A Sassari
Ieri i Giovani Democratici hanno organizzato un flash mob in piazza d’Italia a favore dello ius soli. All’iniziativa hanno partecipato anche il senatore del Pd Silvio Lai, il presidente del Consiglio regionale Gianfranco Ganau e la presidente del Consiglio comunale di Sassari Esmeralda Ughi. Lo stesso Ganau ha dichiarato “Siamo di fronte a una battaglia di civiltà per il riconoscimento del diritto di cittadinanza a tutti quei bambini nati in Italia da genitori stranieri”.
A Milano
Anche dal palazzo della giustizia arrivano adesioni allo sciopero della fame a staffetta, ancora attivo. È dai Tribunali di Milano e Monza infatti che alcuni avvocati e magistrati hanno fatto sapere che parteciperanno al digiuno. Vale la pena riportare le dichiarazioni dell’avvocato Valentina Alberta e del giudice Ilio Mannucci Pacini: “Crediamo che l’iniziativa che vuole dare visibilità e sostegno all’allargamento del diritto di cittadinanza, in linea con il diritto alla pari dignità sociale sancito dalla Costituzione ci riguardi come giuristi e operatori che contribuiscono quotidianamente all’esercizio della giurisdizione e che hanno a cuore la tutela dei diritti degli individui”
Due settimane fa, in piazza Montecitorio, la manifestazione per il Cittadinanza Day ha restituito allo ius soli la visibilità che questo provvedimento merita. Da troppo tempo infatti (2015) la riforma è bloccata in Commissione al Senato, in attesa di essere discussa e approvata. All’inizio di ottobre il senatore del Pd Luigi Manconi lanciava un appello che invitava i sostenitori della legge a digiunare “a staffetta”. L’appello ha raccolto adesioni importanti, fra le quali spiccano quelle dei ministri Minniti e Delrio.
Giorgio Russo
la quasi totalità dell’informazione di regime vuol far credere che vi sia unanimità totalitaria su questa legge votata da un parlamento eletto con legge incostituzionale e che malgrado la propria maggioranza artefatta non riesce ad approvarla. I democratici autentici si facciano promotori di un referendum con cui gli italiani possano esprimersi sulla composizione del popolo italiano. Ma gli illusionisti dell’unanimismo sono i primi a temere le urne