Su un articolo pubblicato sabato scorso sul Sole 24 Ore : “Bollo Auto:cartelle entro cinque anni” un errore clamoroso con il rischio di confondere i contribuenti.
Non solo il titolo, ma anche il contenuto del pezzo non è corretto.La prescrizione del bollo auto è di tre anni anche se la cartella non viene impugnata.
Nel far riferimento, infatti, alla prescrizione del bollo auto,si sostiene che la prescrizione della tassa automobilistica sia di cinque anni.
Invece, nessun riferimento a tale termine fanno la legge e/o la sentenza relativa alla disciplina.
Ne consegue che, la prescrizione del bollo auto è di tre anni, a partire dal 1° gennaio dell’anno successivo a quello in cui il pagamento è dovuto.
Il Sole 24 Ore ha fatto confusione sul termine citato in una nota Sentenza delle Sezioni Unite, lo scorso inverno, la quale si riferiva ai soli crediti Inps e Inail.
In quell’occasione la Corte di Cassazione ha definito una ampia tutela per il contribuente, in particolare: se un credito erariale non viene impugnato e diventa definitivo segue la prescrizione del tributo stesso e non quella decennale.
In definitiva, la prescrizione per i crediti previdenziali rimarrà di cinque anni e per il bollo auto è di tre anni.
Un errore che potrebbe creare non pochi problemi a chi ha ancora degli arretrati in merito.
Anna Rahinò