Sabato sera un giovane di 25 anni è stato brutalmente aggredito in un locale del centro di Mantova. Gli autori del pestaggio sono un gruppo di naziskin della provincia di Verona. Il movente, gli ideali del giovane.
La vittima si chiama Lorenzo e sabato sera si trovava con degli amici nel dehors di un locale in via Calvi. Intorno alle undici l’irruzione di un gruppo di giovani con le teste rasate. Tra di loro anche delle ragazze che però hanno preferito assistere alla scena dal bancone del bar. I naziskin si sono avventati su Lorenzo nel loro inconfondibile stile, cinque contro uno, qualche insulto seguito da una scarica di pugni sul volto e poi la fuga.
Pochi minuti dopo sono intervenute due volanti della polizia. Gli aggressori hanno fatto in tempo a scappare ma la loro identificazione è stata immediata grazie alle testimonianze dei clienti del locale e della vittima. Molti di loro erano già noti alle forze dell’ordine locali per reati analoghi.
Lorenzo ha concluso la sua serata al pronto soccorso. A quanto risulta dalla sua testimonianza, i giovani neofascisti lo hanno perseguitato per i suoi ideali apparentemente troppo “di sinistra” per i loro gusti. Il suo è l’ennesimo caso di aggressione a sfondo ideologico o razziale per mano dei naziskin. Eppure i nostalgici estremisti sono sempre stati pronti a rivendicare la libertà di pensiero quando si trattava di difendere le sedi CasaPound o protestare contro il reato di apologia al fascismo.
Sull’aggressione di sabato è intervenuto il sindaco della città definendolo “un fatto grave che non va sottovalutato”.
“I responsabili vanno puniti. È necessario che tutte le forze politiche e sociali condannino il formarsi di gruppi di estrema destra, neofascisti che nella storia hanno sempre e solo prodotto violenza e razzismo. Devono sapere che Mantova non può essere la loro città.”
Ha aggiunto il primo cittadino Mattia Palazzi.
Grigorij Silaev