Al Cerimant di Tor Sapienza grande investimento per sostenere e promuovere la creatività contemporanea.
“Questo secolo deve essere quello in cui facciamo un grande investimento sulle periferie urbane perché è un luogo in cui si giocano tutte le sfide di questo tempo”. Così il Ministro dei beni e delle attività culturali Dario Franceschini al convegno “Futuro Periferie. La cultura rigenera” organizzato dalla Direzione Generale arte e architettura contemporanee e periferie urbani del MiBACT che si è tenuto a Roma nel complesso militare avviato a riconversione dell’ex Cerimant di Tor Sapienza. “Questo luogo – ha proseguito il Ministro – rinascerà nel nome della cultura e diverrà un attrattore di persone con attività originali e innovative. È uno dei progetti più ambiziosi dei prossimi anni del nostro Paese, un grande investimento sulle periferie urbane”.
Il Cerimant di Tor Sapienza diverrà un centro dedicato alla promozione e al sostegno della creatività contemporanea che sorgerà alla periferia di Roma, sulla via Prenestina: un progetto metropolitano destinato a riequilibrare l’offerta culturale della città sull’insieme del suo territorio, sull’esempio di analoghe esperienze sviluppatesi in Europa a partire dai primi anni 2000 come il Centquatre a Parigi, La Friche di Marsiglia, il Matadero di Madrid e il Radialsystem V a Berlino.
Il progetto prevede il recupero di un complesso militare vastissimo (la ex CERIMANT – Centro Rifornimenti e Mantenimento) situato tra Tor Sapienza e il Grande Raccordo Anulare, assegnato al MiBACT con il protocollo sottoscritto il 7 giugno 2017 con il Ministero della Difesa e l’Agenzia del Demanio.
Qui sorgerà un cantiere culturale e creativo, un laboratorio per la formazione, la sperimentazione, la produzione in ogni settore artistico: dalla musica al cinema, dalle arti visive alla danza, dal design alla moda. Uno spazio dove non solo i cittadini potranno assistere a mostre e spettacoli, ma soprattutto un luogo di opportunità concreta per il sostegno ai talenti, capace di far interagire gli artisti con il mondo della produzione culturale e con la vita della città.
La prima fase del progetto è finanziata con 40 milioni di fondi CIPE.
L’area prevista per l’insediamento è un complesso di circa 330.000 mq, con spazi aperti e manufatti militari di architettura industriale un tempo destinati a deposito e magazzino. Il complesso, denominato 8° Cerimant, era un centro di ricezione e smistamento di forniture per l’Esercito, collegato tramite binari alle stazioni Termini e Tiburtina.
La collocazione urbanistica del luogo incarna una delle priorità delle politiche del MiBACT: portare il “centro” nelle periferie attraverso attività culturali di livello internazionale.
Il progetto architettonico risponderà alle esigenze del programma culturale prevedendo sia spazi di fruizione – sale espositive, teatri, cinema, caffetteria, ristoranti, spazi commerciali – sia ambienti di lavoro e produzione: laboratori tecnici, atelier, spazi per il co-working, sale di registrazione, luoghi di studio e ricerca. La progettazione privilegerà il recupero delle strutture esistenti – in particolare i sette capannoni progettati dalla scuola di Pier Luigi Nervi – per riconvertirne la destinazione nel rispetto dell’estetica del luogo.
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