La Romania rischia di infuocarsi nuovamente a causa della legge sull’amnistia che il Parlamento vuole approvare.
In Romania i cittadini si sono di nuovo riuniti davanti alla sede del Governo per protestare, ancora una volta, contro una legge giudicata inaccettabile. In centinaia sono giunti davanti al Parlamento, a Bucarest, per dire la loro sul progetto di legge sul sovraffollamento delle carceri.
La legge è stata pensata come soluzione all’eccessivo numero di detenuti e prevede l’amnistia, o la diminuzione della pena, per determinate categorie di condannati. Vari emendamenti sono stati proposti, alcuni volevano inserire la possibilità di grazia anche a coloro che si erano resi colpevoli di abuso d’ufficio o di corruzione.
Proprio contro questi emendamenti, i cittadini romeni hanno protestato, chiedendo al Parlamento di non accettarli.
La legge prevede, anche in seguito alle modifiche apportate, la piena grazia ai condannati fino a 3 anni, la grazia ai condannati dai 6 ai 10 anni per gli ultrasettantenni (la pena viene dimezzata nel caso si abbia più di 60 anni); l’amnistia verrà concessa anche alle donne in stato di gravidanza, sempre condannate dai 6 ai 10 anni.
Traian Basescu, ex presidente della Romania (in carica per due mandati, dal 2004 al 2014), ha espresso opinioni contrastanti sulla legge. In un primo momento si è mostrato favorevole, annunciando il suo pieno appoggio alla legge. Essa, secondo l’ex presidente, sarebbe stata una sorta di grazia nei confronti della stessa Romania. Con la sua approvazione, a molte persone sarebbe stata offerta la possibilità di “rientrare in carreggiata”. Basescu stesso ha proposto alcuni emendamenti, piuttosto controversi, in quanto prevedevano la scarcerazione dei corrotti. Emendamenti poi respinti dal Senato.
L’iniziale opinione favorevole è poi scemata, forse proprio a causa del rifiuto delle sue proposte. Ora Basescu sostiene che il Governo farebbe bene a ritirare la legge, in quanto essa “libera i ladri, ma mantiene carcerati medici e professori“. Sarebbero, quindi, proprio le persone meritevoli di una seconda chance, a non trarre alcun beneficio.
Al di là della posizione di Basescu, quello che è innegabile è che la legge suscita un certo scetticismo e vari dubbi sulla sua correttezza, moralità nonché utilità.
Coloro che potenzialmente beneficeranno delle legge sono poco più di mille. Mentre sono necessari oltre 8.000 nuovi posti, con uno standard di 4 mq a detenuto. Oltre allo spazio mancante, anche le condizioni detentive necessitano di grandi miglioramenti.
Radavoiu Stefania Ema