Mario Biondo è stato assassinato nella sua casa di Madrid, ma per gli inquirenti spagnoli si è trattato di suicidio. Ci occupiamo di questo caso da tanto. Ce ne occupiamo, come chi ha la convinzione che con la determinazione la verità verrà fuori. Lo facciamo perché, come la famiglia Biondo, crediamo nella giustizia. Oggi però, la giustizia ha avuto un Black out, l’ennesimo da quando Mario non c’è più, da quando l’hanno strappato con violenza all’affetto dei propri cari. Da quando, una mano assassina, l’ha prima tramortito, poi strangolato, ed infine ha inscenato un improbabile suicidio. Eppure, è sembrato da subito palese che di omicidio si trattava. Come è palese, il tentativo ignobile di mistificazione dei fatti, i depistaggi, gli insabbiamenti ed il meschino tentativo di “sporcare” l’immagine di un bravo ragazzo. Un uomo buono, un figlio modello, un ragazzo pieno di vita e con tanti sogni da realizzare. Uno che, non si sarebbe mai tolto la vita. Gli “spagnoli” avevano fretta di chiudere il caso. E così, hanno proseguito ottusamente a negare l’evidenza. La speranza era rappresentata dagli inquirenti italiani. La procura di Palermo in primis, sembrava indirizzata sulla giusta direzione, sembrava che spiragli di luce, potessero squarciare le tenebre che avvolgevano i segreti della morte di Mario.
Gery Ferrara e Claudio Camilleri, i due Pm palermitani che si stavano occupando del caso avevano trasmesso gli atti alla Procura di Roma. La legge prevede che per i reati commessi ai danni di italiani all’estero, sia assegnata ai magistrati della Capitale la competenza e lo svolgimento delle indagini. L’incartamento però, è stato rimandato a Palermo perché la legge, promulgata nel 2016, non sarebbe retroattiva; Mario Biondo è stato assassinato nel 2013. Piove sul bagnato, perché adesso, tutto sembrerebbe avviarsi verso l’archiviazione. Infatti , Paolo Procaccianti, nella sua discutibile perizia, avvalorerebbe la tesi degli “spagnoli”, secondo la quale, quella sera Mario si sarebbe imbottito di alcool e droga, si sarebbe stretto da solo la pashmina al collo e si sarebbe impiccato. Lo stesso Procaccianti scrive nel rapporto autoptico che, l’esame tossicologico, è stato condotto su sangue contaminato da formalina; nella stessa perizia, si parla di come sopraggiungere la morte per asfissia tramite impiccamento, nozioni che le foto smentiscono in modo perentorio( approndiremo la questione con un articolo). Poche ore fa, la notizia è stata battuta dall’Ansa. I familiari non sono stati avvisati da nessun organo preposto, e giustamente, hanno reagito con sdegno, avendo appreso la notizia dagli organi di stampa. In particolare, Santina Biondo, ieri sera con un post su Facebook, ha scritto la sua a riguardo della faccenda :
“Adesso è arrivato il momento di condividere con voi tutti una importante notizia :
oggi è uscita un’Ansa secondo la quale il fascicolo riguardante l’omicidio di Mario Biondo, trasmesso dai PM alla Procura di Roma, è stato inviato nuovamente a Palermo, e che si avvierebbe verso l’archiviazione.
E’ doveroso da parte nostra puntualizzare che siamo venuti a conoscenza dell’invio del suddetto fascicolo a Febbraio del 2017 solo per caso.Il 21 Marzo 2017 la Procura di Roma comunicava ai PM di Palermo Calogero Ferrara e Claudio Camilleri che ” il fascicolo è di competenza della Procura di Palermo in quanto per i reati commessi all’Estero in danno del Cittadino Italiano si applica ai fatti commessi successivamente all’entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto L.14/7/ 2016 n. 131″.In pratica la legge non è retroattiva MA QUESTO I NOSTRI PM DOVEVANO SAPERLO!!!
A seguito dI precedenti lungaggini e del suddetto operato a nostro avviso lacunoso (non hanno esitato la relazione del Prof. Maurizio Cusimano che testimonia senza dubbio alcuno che si tratta di un omicidio!) abbiamo presentato istanza di Avocazione in data 5 Aprile 2017 alla Procura Generale di Palermo.
Per i non addetti ai lavori, “Avocazione” sarebbe chiedere che il Fascicolo sia preso in carico dalla Procura Generale di Palermo e di conseguenza tolto ai PM.
Ecco spiegato il motivo della diffusione di questa notizia data alla stampa e stranamente non notificata ai nostri legali!!!
Si dice che : ad ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria,evidentemente hanno pensato di reagire cosi ….
I GIOCHI SONO ANCORA APERTI,CONFIDIAMO NEL LAVORO DELLA PROCURA GENERALE DI PALERMO.
#WorkinPROGRESS”
I familiari non si arrendono, come anche tutti quelli che si sono stretti intorno a questa famiglia ed al suo dolore. In attesa di nuovi sviluppi, c’è chi pensa ad una petizione.