Per una donna una mastectomia può decretare una perdita di identità. Non è facile capirlo quando non ti sta succedendo. Ma Sharon, una signora inglese cui nel 2013 è stato diagnosticato un cancro lo sa. E da quattro anni realizza seni ai ferri per le donne che hanno subito una mastectomia. “Sono più caldi e naturali di quelli artificiali”. Solo a guardare il video realizzato dalla BBC, non si può darle torto!
Si chiama Sharon ha 52 anni è scozzese ma ora vive in Irlanda e già dal 2014 faceva parte di un gruppo che si fa chiamare “Knockerettes”. Il gruppo si occupa di realizzare seni di cotone per beneficienza da donare a quelle donne che abbiano subito una mastectomia totale o parziale. Le donne che li hanno provati dicono che siano più facili da usare rispetto a quelli artificiali di silicone che sono “caldi, appiccicosi e pesanti”.
Anche lei si è ammalata ed è guarita, ma non dimentica i giorni bui…
Sharon non è solo una combattente creativa della maglia ma è stata lei stessa una malata di cancro nel lontano 2013. E’ stato mentre si curava che ha conosciuto il gruppo dei “Knockerettes”. Le è piaciuto il progetto e ha aderito subito avendo già una passione per questo hobby e avendo aderito ad altri gruppi di appassionate su Internet. Per lei fare la maglia è stato terapeutico, il passatempo giusto per affrontare la chemioterapia e la radioterapia. Era una cosa che poteva fare dovunque ed era anche semplice da portarsi in giro.
Il cancro al seno non è rosa e non è soffice, si tratta di una malattia terribile e brutta che cambia la vita delle persone. Sharon nell’intervista rilasciata a BBC Stories
Sharon è una radiologa e il suo percorso di remissione dal cancro non è stato affatto semplice. E quando racconta dei giorni bui dice che “logica e razionalità” che utilizza nel suo lavoro, da ammalata, sono rimasti fuori dalla porta. Non è facile, quando sei tu l’ammalata. Ti diagnosticano un cancro pensare che ce la farai sembra quasi impossibile. Ci sono stati momenti bui ma oggi sono solo un ricordo. Sharon festeggia il suo quarto anno dalla remissione della malattia. E’ stata una dura battaglia e ora utilizza questa esperienza insieme alle Knockerettes per aiutare chi sta affrontando un percorso che lei conosce bene.
Andare sotto i ferri non è mai semplice. Molte donne non aderiscono alla chirurgia ricostruttiva.
E’ difficile tornare sotto i ferri, anche solo per ricreare qualcosa che è stato tolto dopo una mastectomia. Molte donne rinunciano a questa possibilità perché non è mai facile utilizzando delle protesi. Quelle attualmente in uso della NHS (National Healt Services) presentano molti problemi. Quello più ricorrente è che irritano il tessuto cicatrizzato che devono ricoprire perchè sono appiccicose creando parecchi disagi. I seni di cotone realizzati da Sharon invece aggirano il problema. Sono leggere e morbide, hanno i capezzoli e sono di diverse dimensioni, perché, come dice Sharon “Ogni donna è diversa”.
Guardarsi allo specchio e non vedere quello che siamo abituati a trovare è straziante per una donna. Queste protesi aiutano le persone a sentirsi meglio e ad affrontare questo percorso di ritorno alla vita in una maniera più semplice e gratificante. Queste protesi possono anche essere fatte su ordinazione e Sharon dice che dopo ogni invio arrivano ringraziamenti sempre molto toccanti. È sicuramente un’idea originale che sta riscuotendo in Inghilterra un ottimo successo… chissà se arriverà anche in Italia. Intanto Sharon continuerà a realizzare seni per donne che magari non incontrerà se non in un biglietto di ringraziamento!
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Simona Scravaglieri