In un mondo in costante connessione, la quantità di notizie è immensa. Non sempre però, la qualità e la veridicità dell’informazione è garantita.
L’informazione subdola
Per un’informazione migliore: Facebook marchia le notizie false
La piattaforma ha appena lanciato in 14 Paesi (Italia compresa) un nuovo strumento a disposizione degli utenti. Seguendo alcune regole si potranno smascherare le bufale. Ad anticipare la novità è stato lo stesso Zuckerberg scrivendo sul proprio profilo
Stiamo iniziando a sperimentare un nuovo strumento che vi aiuta ad individuare le false notizie. Quando toccate il riquadro nella parte superiore della vostra sezione notizie, vedrete i suggerimenti su come individuare e contrassegnare storie false o create per ingannare le persone. Abbiamo lavorato a questo progetto con First Draft, un’organizzazione no profit dedicata alla raccolta di norme per la segnalazione e la condivisione di informazioni online. Questa settimana abbiamo anche aiutato a lanciare ‘the News Integrity Initiative’, progetto nato da gruppo di esperti della CUNY Graduate School of Journalism, creato per fornirvi corrette informazioni sulle notizie che leggete e condividete online. Fermare la diffusione di notizie false è una parte importante per la costruzione di una comunità informata. Sappiamo che la nostra comunità vuole informazioni precise. Abbiamo ancora tanto lavoro da fare, ma questo è un altro importante passo avanti”.
Anche a Google sta a cuore la buona informazione
Google Italia ha annunciato il rilascio del nuovo strumento di etichettatura delle bufale. Questo provvedimento permetterà alle persone di poter verificare l’attendibilità di un’informazione. L’iniziativa serve ad impedire che le persone possano condividere delle notizie false alimentando il fenomeno della disinformazione. In un post pubblicato dallo stesso Google si legge
Con migliaia di nuovi articoli pubblicati online ogni minuto di ogni giorno, la quantità di contenuti con cui si confrontano gli utenti può risultare eccessiva. E purtroppo, non tutti questi contenuti sono aderenti ai fatti o veri, rendendo così difficile per i lettori distinguere i fatti da ciò che è falso. Ecco perché ad ottobre, insieme ai nostri partner di Jigsaw, abbiamo annunciato che in alcuni Paesi avremmo iniziato a consentire agli editori di mostrare l’etichetta “Fact Check” in Google News. Questa etichetta consente di identificare in modo più immediato gli articoli di verifica dei fatti
Altre forze si muovono
Non è facile trovare una soluzione equilibrata. Il Presidente dell’Antitrust ha ipotizzato agenzie pubbliche per contrastare la diffusione di bufale con interventi rapidi e incisivi per la loro rimozione. Paolo Veronesi (Presidente della Fondazione Veronesi) ha proposto di mettere sui siti scientifici un bollino antibufale. Alcuni senatori hanno presentato un disegno di legge per tracciare in modo certo l’identità di chi scrive sui social. È necessario trovare soluzioni equilibrate per limitare i danni di un uso spregiudicato di Internet evitando ingiuste censure preventive.
MARCO GALLETTI
Non pensavo che Google avesse cosi a cuore questo aspetto.
Ciao Giuseppe, invece si, e per fortuna (aggiungiamo noi).