Tic tac, l’orologio. Era un gioco in voga alle elementari negli anni ’70. Altri tempi, certo, eppure milioni di miei coetanei sono cresciuti serenamente giocando sulla strada maestra. Una volta non c’erano impegni dopo la scuola mattutina e la televisione era cosa assai marginale. Oggi in occidente si annichilisce l’infanzia: le classiche agenzie istituzionali di socializzazione, a partire dalla scuola pubblica fanno a gara.
La vera questione dell’iperattività dei bambini riguarda il tempo da consumare. Gli orologi, le attività scolastiche e non, l’organizzazione, l’ossessione di preparare i pargoli al futuro, non solo stimolano bambini e ragazzi in modo dannoso, ma gli sottraggono la risorsa più preziosa.
Bambini oberati di attività extra-scolastiche, la formazione improntata all’antagonismo costante. L’ossessione prematura dei genitori per la preparazione, la produttività e la competitività dei propri figli è generata anche dal pessimo rapporto che gli adulti intrattengono con il tempo e che si riflette in particolare sui piccoli.
La negatività che affligge uomini e donne, madri e padri, si è trasferita nell’organizzazione del tempo dei figli? L’iper-stimolazione cui i bambini vengono sottoposti è malsana: è fondamentale tutelare il diritto alla lentezza dei bambini. Oberati di compiti e disparate quanto inutili incombenze, non solo perdono il gusto della scoperta, riducendo il tempo disinteressato del gioco vedono affievolirsi la loro spensieratezza, ma manifestano anche stress, ansia da prestazione, iperattivismo; insomma disagi psichici e nevrosi da adulti.
Della bellezza non resta che la vita. Infatti, ogni momento ci rimanda a un’arte da apprendere. L’adolescenza si somministra l’arte di sperare, la maturità ci conduce all’arte di morire. Che fare? Riportare il fulcro dell’educazione sull’essere e abbandonare la mentalità della prestazione.
Ogni rivoluzione passa dalla distruzione del tempo. Ogni atto creativo è insofferente all’orologio. La creatività dei più piccoli viene anestetizzata sempre più. Il tempo libero per il gioco è il punto fondamentale per crescere bambini felici. Allora genitori, smettete di rubare il tempo ai vostri figli.