E in California si sta già testando senza esseri umani a bordo dei veicoli
La domanda che tutti ci poniamo, riguardo la questione in merito, è la seguente: fra quanto tempo potremo davvero farci “accompagnare” dalla nostra auto autonoma, scendere e aspettare che lei si cerchi il parcheggio da sola? La risposta è: prima di quanto pensiamo!
In California, ben 27 aziende diverse si stanno sfidando per testare e sviluppare questa nuova tecnologia: nel contempo, Google accusa Uber di aver rubato progetti industriali. Cose di tutti i giorni, insomma. Dopo i migliaia di test già effettuati su queste “magiche” vetture, sembra che la tecnlogia sia sostanzialmente pronta, dato che si sono verificati pochissimi incidenti in milioni di chilometri percorsi.
Pertanto, tocca adesso risolvere un’altra questione, forse ben più spinosa del perfezionamento della tecnologia: le regole.
I sistemi sviluppati da Google sono in grado, ad oggi, di essere impiantati e tarati su misura in molti tipi di auto (Nissan Leaf, Tesla, Fca, ecc..), ma resta il fatto che non c’è attualmente nessun decreto che regoli la questione fra le nostre città e queste auto del futuro.
Ed ecco che i pionieri californiani annunciano che entro fine anno, non sarà più necessario la presenza di un guidatore umano a bordo di questi veicoli, che probabilmente saranno anche senza volante e pedali.
Questa scelta effettuata dalla California non può che giovare al sistema di Google: essendo di tipo esponenziale, ogni chilometro percorso arricchisce la banca dati dei veicoli ed elabora sempre nuove soluzioni e strade da seguire.
Un’altra novità è che ogni nuovo modello non dovrà compiere un anno di test per essere venduto al pubblico: proprio per questa mossa, il “Financial Times” scrive che quest’azione potrebbe dare spazio sul mercato alle auto senza guidatore già nel 2018!
Pensate a quanti vantaggi e quante abitudini potrebbero cambiare con l’avvento di questa nuova tecnologia: possiamo tranquillamente uscire a piedi lasciando l’auto sotto casa e, se per caso ci ricordiamo di una commissione urgente, basterà chiamarla tramite l’apposita app su smartphone per far si che ci raggiunga nel punto esatto in cui ci troviamo!
Le auto “tradizionali” potrebbero addirittura essere bandite dalle nostre strade, dato che quelle “autonome” sono molto più sicure di loro. Fra queste mille ipotesi, non possiamo che attendere il “via libera” e sperare che ogni Stato sappia davvero regolamentare la vicenda con decreti di spessore (in Italia, non si riesce nemmeno a regolare la storia di Uber e dei taxi)
Siamo davvero pronti al futuro?
Antonio “Parzival” Venezia