Durante l’anno ci sono giorni di memoria scolpiti nel nostro calendario, Il caso più celebre riguarda il Giorno della Memoria per le vittime della Shoah. Sono giorni istituiti e riconosciuti dalle Istituzioni più importanti, quali lo Stato e la Chiesa Romana. Spesso però sono approvate giornate che hanno a che fare con ben pochi supplizi. Il resto delle ingiustizie non vivono nella memoria dei popoli e molte di queste sono occultate. Da un altro punto di vista, più una giornata di memoria rientra nelle abitudini della popolazione più si rischia di perdere il suo valore originale in quanto parte della routine annuale. In questo intermezzo la Federazione Pagana Italiana; facente parte di una più vasta comunità religiosa neopagana nazionale; ha deciso, da ben 11 anni, di dare vita al Giorno Pagano Europeo della Memoria che si celebra ogni anno il 24 febbraio in ricordo di tutte le popolazioni e di tutti gli individui che sono stati perseguitati, convertiti con violenza o sterminati dalle religioni dogmatiche monoteistiche a causa del loro rifiuto della libertà di culto.
È una memoria quanto più attuale se pensiamo a realtà complesse come lo Stato d’Israele dove il conflitto è giustificato da motivi d’intolleranza religiosa. Ma senza andare troppo lontano, la Chiesa tutt’ora influisce costantemente su questioni sociali che dovrebbero essere unica competenza del potere legislativo. La legittimità dell’omosessualità e dei diritti delle coppie omosessuali, il diritto d’aborto, di fecondazione artificiale e di utero in affitto sono solo un esempio insieme alla propaganda a favore della famiglia tradizionale, limitando le libertà legate al sesso protetto prematrimoniale non atto alla procreazione e di libero amore tra persone dello stesso sesso. Purtroppo sono campagne dall’elevato impatto le quali hanno provocato problematiche pesanti, come è il caso dell’elevata percentuale degli obbiettori di coscienza negli ospedali che stanno causando morti non indifferenti.
La nostra cultura cattolica spesso è talmente radicata che compromette la libertà individuale attraverso dinamiche di pregiudizio sociale nei confronti di religioni ‘altre’ dal cattolicesimo o nei confronti di donne emancipate socialmente, sessualmente e moralmente rispetto a quello che abitualmente farebbe un ‘buon cristiano’. Il potere del dogma religioso è spesso più potente del potere laico dello Stato perché tale potere può influenzare le menti, il senso critico e la capacità d’agire tanto dei cittadini, quanto di coloro che detengono il potere legislativo.
È un giorno che, date le circostanze sociali, assume una validità immensa. Per ora è volutamente sentito da solo coloro che hanno interesse a comprendere il significato intrinseco di questa memoria. Questo mantenimento è possibile perché non è istituzionalizzato ufficialmente, ma è ufficiosamente riconosciuto dalle comunità religiose neopagane ed è aperto alla memoria di qualunque individuo che scelga di percepire il suo valore storico, sociale e spirituale.
Il Giorno Pagano Europeo della Memoria rimarrà sempre in questa condizione di libero sentire o vorrà agire per un riconoscimento religioso e civile? Approfondiamo la questione con Manuela Simeoni, ideatrice del progetto #GPEM #giornopaganomemoria e co-founder della Federazione Pagana Italiana:
Parlaci del progetto del Giorno Pagano Europeo della Memoria . Com’è nato e quando?
Il progetto è nato nel corso del 2006; all’epoca mi pareva che nel panorama del neopaganesimo italiano mancasse una consapevolezza storica ed è questo il principale scopo del progetto. Il motto del progetto non a caso è “guardare al passato pagano per costruire il futuro del paganesimo”. Alcuni gruppi stavano tentando un salto di qualità definendo un sistema religioso, filosofico e teologico alternativo al monoteismo imperante. Io volevo dare un contributo a questo salto di qualità fornendo; da un lato un’occasione per celebrare il legame con le religioni precristiane, a cui i neopagani si ispirano; dall’altro alcuni strumenti d’informazione attraverso la divulgazione online.
La petizione per istituire ufficialmente il Giorno Pagano Europeo della Memoria, ha solo un valore mediatico e di riconoscimento interno alle religioni neopagane, oppure punta ad un ufficializzazione istituzionale ?
Nelle comunità neopagane difficilmente viene considerata l’importanza del riconoscimento istituzionale. Ho usato il plurale ‘comunità’ perché la religione neopagana non è una religione unitaria, ma un’etichetta usata per riunire molteplici correnti religiose dai più ricostruzionisti fino ad arrivare agli eclettici, che non si riconoscono in alcuna via senonché nel loro libero pensiero personale. Nel Paganesimo esiste il confronto, non l’ortodossia, tutti sono tenuti a discutere e sostenere le proprie opinioni, non a seguire un dogma.
Perché il 24 febbraio?
Nell’edizione critica curata da Theodor Mommsen delle leggi del Codice Teodosiano, in questa data nel 391 l’imperatore Teodosio emanò l’editto che proibiva nell’Impero Romano qualsiasi pratica pagana, incluse le visite ai templi, le offerte di cibo, le libagioni e i doni di fiori ai templi e agli Dèi. In seguito a questo editto, il fuoco di Vesta che doveva bruciare a Roma in eterno fu lasciato spegnere. Simbolicamente è l’inizio dell’assalto che il cristianesimo lanciò ai templi pagani. Nello stesso anno si svolse l’assedio al Serapeion di Alessandria che recentemente è stato raccontato nel film Agorà di Almodovar; l’ondata uscì dai confini dell’impero per concludersi ben nel XIV secolo, quando l’ultimo paese ufficialmente pagano d’Europa, la Lituania, si convertì al cristianesimo per ragioni politiche, nonostante la sua strenua resistenza alle scorribande dei Cavalieri Teutoni, i crociati d’Europa.
Quando pensiamo al giorno della memoria ci vengono subito in mente le immagini della shoah. Con Giorno Pagano Europeo della Memoria voi vorreste rivendicare che non è esistito un solo olocausto? Che i genocidi di eretici e streghe da parte della Chiesa Cattolica con la Santa Inquisizione sono paragonabili ad un olocausto precedente a quello nazista?
Senz’altro Inquisizione e Olocausto nazista hanno diversi punti in comune, non ultimo il fatto che entrambi discendono da una religione monoteista che non ammette niente altro al di fuori di sé. Tuttavia sarebbe scorretto limitare l’ambito del Giorno Pagano Europeo della Memoria alla sola Inquisizione e alla sola caccia alle streghe: innanzitutto perché, come ho detto, alla memoria storica si deve accompagnare un progetto che prevede di vivere la religione pagana oggi; esiste inoltre tutta una storia di templi distrutti e trasformati in chiese, pene di morte, equiparazione tra paganesimo e reato di lesa maestà, privazione di diritti civili, che precede di molti secoli l’Inquisizione ed è a quella per prima che il Giorno si rivolge.
Secondo te, quanto è importante ricordare una storia che non vuole essere ricordata dalle istituzioni?
E’ ovvio che la chiesa non ammetterà mai in pieno i suoi crimini ma, con modalità indipendenti dal suo agire, noi dovremmo piuttosto spingere per una società civile imparziale che garantisca a tutti i diritti civili, incluso quello di ricostruire una storia che comunque è avvenuta e di praticare culti che, come prevede la legge italiana, non contrastino con le leggi in vigore. Non mi interessa che l’istituzione chiesa ricordi la nostra storia perché non le riconosciamo nessuna autorità. Per me è importante ricordarla perché, come pagana, mi ricorda da dove vengo, mi fornisce una fonte a cui attingere, un monito per il futuro e fa parte del paganesimo che pratico oggi e che è stato modellato da questa storia.
Avete dei riferimenti online per approfondire il tema del #GPEM?
Ovviamente il sito www.giornopaganomemoria.it che è il sito ufficiale del progetto, con tutti i contatti se, una volta letto il sito, qualcuno vuole scrivermi direttamente: lì si trovano gli articoli, i documentari e le celebrazioni relative all’intero progetto.
Il Giorno Pagano Europeo della Memoria, “eretici d’oggi” nel ricordo degli eretici di ieri, un giorno che volutamente non vuole essere istituzionalizzato per essere sentito nel cuore di coloro che concretamente credono nella libertà di pensiero per un credo religioso antidogmatico, privo di pregiudizi e aperto al libero confronto tra gruppi, associazioni e individui.
Per sostenere il progetto del Giorno Pagano Europeo della Memoria invitiamo a firmare la petizione al seguente link rilanciando gli hashtag #GPEM #giornopaganomemoria
Siria Comite