L’attrice iraniana Taraneh Alidoosti, protagonista del film Il cliente in gara per un premio Oscar come miglior film straniero, ha dichiarato alla stampa la sua volontà di non voler partecipare alla serata della premiazione, in segno di protesta alle recenti prese di posizione del presidente degli Stati Uniti d’America Donald Trump. Ecco le sue parole:
“Ho deciso di non andare anche se potessi, perché mi ferisce profondamente vedere la gente comune del mio Paese respinta per quello che dovrebbe essere il loro diritto di curarsi, andare a trovare i propri figli all’estero o avere accesso allo studio”.
L’attrice ha deciso di prendere questa decisione in piena autonomia e senza consultarsi con il regista. Ecco quindi le prime conseguenze delle controverse scelte che il nuovo capo di stato americano cerca di portare avanti, scoraggiando l’immigrazione e l’accoglienza verso persone provenienti da Iran, Iraq, Libia, Somalia, Sudan, Siria e Yemen.
Già 3 giorni fa l’attrice aveva espresso il concetto molto chiaramente tramite i propri canali social. Ecco infatti il tweet con il quale la Alidoosti aveva annunciato la sua assenza alla premiazione
https://twitter.com/t_alidoosti/status/824578972637954048
Riguardo la pellicola Il cliente, il film drammmatico ha già ricevuto due premi al Festival di Cannes e conferma quindi la bravura del regista Farhadi, premiato già nel 2012 con un premio Oscar grazie al film Una separazione. Importante anche aggiungere come le nuove contromisure adottate dal nuovo presidente americano impedirebbero al regista stesso di presentarsi alla serata delle premiazioni.
Vedremo nei prossimi giorni se ci sarà un qualche tipo di replica da parte di colleghi o addetti ai lavori al coraggioso gesto dell’iraniana, ed in generale al cospetto di una simile situazione per gli Academy Awards, che non potrebbe accogliere un regista di uno dei film in gara. Una cosa è certa: la politica adottata finora da Trump si sta dimostrando fedele alle promesse fatte in campagna elettorale e, proprio per questo, sta attirando su di sé molte critiche.
Riccardo Perfetti