Tatyana Markovtsev: torniamo a parlare di minimalismo, stavolta con un tocco molto femminile e sinuoso.
Tatyana Markovtsev, artista di origine russa residente negli Stati Uniti è un’illustratrice quasi per caso. Ha studiato come ingegnere e inizialmente non pensava che le sue illustrazioni potessero avere tanto successo, invece ora è addirittura una tra le finaliste per la competizione artistica del 2017 di Taipei, concedendo così al suo successo di essere sempre più crescente.
La raccolta che racchiude tutte le sue illustrazioni si intitola “Feel The Line” e basterebbe il nome a spiegare queste illustrazioni minimaliste così belle, semplici e suggestive.
Senti la linea, seguila e scopri dove ti porta. Vedrai silhouette di donne che ballano, che sorseggiano qualcosa al bar; oppure di una band jazz e dei suoi strumenti, di persone sotto gli ombrelli o di coppie di innamorati.
Tatyana Markovtsev utilizza con maestria l’inchiostro di china e in seguito aggiunge il colore in postproduzione digitale. Questo consente ai tocchi di colore di essere assolutamente puliti e senza sbavature. In questa maniera il nero dell’inchiostro prevale alla vista, con una forte intensità d’impatto che è tipica del nero.
Le illustrazioni sono evocative e divertenti, con poche linee si raccontano tantissime storie e se ne immaginano altrettante. La bellezza dei disegni minimalisti è che puoi aggiungere tu i dettagli che ritieni opportuni.
A discapito di chi, facendo leva su questo, sentenzia l’incapacità dell’artista, io dico che invece questa sorta di incompiutezza in realtà permette di creare una connessione diretta tra l’opera e lo spettatore lasciando a quest’ultimo la parola finale dell’incontro.
Le linee sinuose e femminee dei disegni di Markovtsev sono incantevoli, sembrano fumo e come tale danno l’impressione di dover svanire da un momento all’altro, incitando l’occhio a carpire quanta più narrazione possibile da quel fermo immagine che potrebbe dissolversi.
Fortunatamente, rimangono lì, permettendoci di scorrere velocemente tra una produzione e l’altra e invitandoci a ballare con loro, al ritmo di fugaci folate di fumo.
Gea Di Bella