Di Clara Campi
Ricordo l’incredulità dei miei amici e conoscenti, americani e non, il giorno dopo le elezioni, incredulità che io non ho provato, anche se effettivamente un dato in particolare mi lasciò senza parole: il 53% delle donne bianche che ha votato l’ha fatto per Donald Trump.
E sì che Trump ha fatto di tutto per non farsi votare da loro!
Durante la campagna elettorale Trump disse che le donne che abortiscono andrebbero punite (come se lui non ne avesse mai fatta abortire nessuna…), passò notti intere su twitter ad insultare altre celebrità, tra cui l’ex Miss Universe Alicia Machado cui ha dato della “grassa” e ha persino detto che si scoperebbe sua figlia… Se non fosse sua figlia. Grazie della precisazione, Donald.
Cos’altro deve fare un uomo per non farsi votare dalle donne?!
Ma d’altronde, lo dice lui stesso, quando un uomo è ricco e famoso le donne gli permettono tutto: basta “afferrarle per la figa”.
A dirla tutta, Donald Trump mi sta pure simpatico. Come personaggio dei suoi reality show. Ma da quando è stato eletto mi sembra di vivere all’interno di un film che prende in giro la politica. Mi sembra di vivere in una parodia.
Ma ricordiamoci che se ha vinto è stato anche grazie alle donne, donne come me, donne come noi.
Donne che non vedono nessun problema nell’essere comandate da un sessista arrogante che ci vede solo come oggetti sessuali. E ricordiamoci che nella frase “oggetto sessuale” la parola chiave non è “sessuale”, è “oggetto”.
Perché gli uomini sono persone, le donne un po’ meno.
Le donne esistono per arricchire e facilitare l’esistenza degli uomini.
Dietro ad un grande uomo c’è sempre una grande donna. Che sta dietro. Perché da sola non vale nulla. Da sola, non ha credibilità. Da sola, è solo una donna.
Noi donne siamo una maggioranza che si comporta da minoranza.
E finché non ci libereremo da questa idea di essere simili agli uomini, ma inferiori, di essere, nonostante i numeri, una minoranza che non conta più di tanto, non riusciremo mai a cambiare le cose. Non veramente.