Con l’app Amazon Go il futuro della spesa è senza casse.
In un modo così frenetico come il nostro, vi siete mai chiesti come sarebbe fare la spesa solo con un’app, senza fare la coda alle casse?
A questo ci ha pensato Amazon.com, il colosso americano dell’ e-commerce, che a novembre ha lanciato questo progetto davvero rivoluzionario.
Il primo supermercato Amazon Go è stato realizzato a Seattle, e per ora riguarda solo i dipendenti dell’azienda americana.
Se questa fase di test andrà bene, il supermercato senza cassa potrebbe diventare realtà nei primi mesi del 2017. In America sono previste le aperture di 200 negozi.
Sembra un concetto astratto, impossibile, eppure esiste, e ora vediamo bene come funziona.
I clienti entrano nel negozio e passano lo smartphone su di uno scanner, come se dovessero passare il badge per andare in ufficio. Semplice, no?
Un circuito di telecamere e sensori, dislocati sui vari scaffali, registra ogni prodotto preso e messo nella borsa, così come quelli presi inizialmente e poi riposti.
Amazon Go traccia la merce scelta e preleva l’importo direttamente dalla carta di credito dell’account del cliente. Poi, uno scontrino virtuale viene inviato all’uscita, e serve anche per poter controllare eventuali errori.
Quindi mai più paura di non trovare il portafoglio, o “aiuto mi sono scordata sia i contanti che il bancomat”!
Ora ci pensa l’app, direttamente dal tuo smartphone! Difficilmente ci scordiamo il cellulare casa.
L’obiettivo è velocizzare e aumentare gli acquisti, dando al cliente una sensazione di maggiore agiatezza, invogliandolo a comprare di più. Mentre si fa la spesa, gli algoritmi memorizzano le preferenze di ciascuno, tenendo conto anche delle abitudini di consumo.
Così facendo, vengono elaborati dei suggerimenti inviati tramite l’app, identificando, inoltre, le posizioni migliori dove metter le merci sugli scaffali.
Come spesso accade quando si acquista online, il cliente si sente più comodo, meno stressato, non ha più l’ansia da fila, e quindi potrebbe essere portato spendere di più, facendosi prendere dal temutissimo shopping compulsivo.
Se da un lato la tecnologia aiuta, purtroppo dall’altro distrugge.
Infatti, figure come il cassiere, l’addetto agli scaffali, e altre ancora non sono previste in questa tipologia di supermercato. Se anche i colossi della GDO dovessero imitarne il modello, sarebbero a rischio migliaia di posti di lavoro.
Marta Brusoni