Di solito preferisco parlare di notizie non da primissima pagina, ma non volevo e potevo esimermi dal raccontare quello che dai paleontologi di tutto il mondo è stato salutato come un regalo di Natale, il ritrovamento di un pezzo di ambra con all’interno una coda di dinosauro piumata perfettamente conservata. I ricercatori che hanno effettuato la scoperta ne hanno dato notizia in un articolo su Cell.
Che cosa non è una novità
Molto si è detto sui media generalisti a proposito delle piume ma non è stato sottolineato che non è la prima conferma che alcuni dinosauri fossero piumati, si sapeva da circa vent’anni e si erano già trovate piume fossilizzate, quindi già si sapeva che si tratta di piume non adatte al volo, simili a quelle che hanno funzione essenzialmente ornamentale di alcuni uccelli attuali.
Quali sono le vere informazioni nuove per la paleontologia
Come abbiamo detto già sono stata ritrovate piume fossilizzate che avevano confermato che alcuni dinosauri fossero piumati, ma non si sapeva a quali dinosauri appartenessero, stavolta le piume sono attaccate a una bella coda che ha permesso di identificare il dinosauro, si tratta di un appartenente alla famiglia dei celurosauri, una grande famiglia di dinosauri che comprende tre sottofamiglie tra cui quella dei tirannosauri.
Da un punto di vista più tecnico le piume perfettamente conservate hanno permesso anche di inserirle tra due stadi dell’evoluzione del piumaggio, suggerendo che i dinosauri avessero una varietà di tipi di piumaggio più ampia di quanto si ritenesse.
Il ritrovamento
La storia è di quelle che stuzzicano la fantasia, il pezzo d’ambra era in vendita in un mercato, proposto per ricavarne gioielli, per fortuna vi è incappata la ricercatrice Lida Xing che ne ha riconosciuta l’importanza. Il luogo del ritrovamento è lo Stato del Kachin in Myanmar (Birmania) e il pezzo d’ambra è stato datato come risalente a metà del Cretaceo, circa 99 milioni di anni fa, quindi 34 milioni di anni prima che i dinosauri trovassero la loro (relativamente repentina) estinzione dovuta agli sconvolgimenti climatici causati dal grande meteorite caduto nello Yucatan.
Roberto Todini