In seguito agli attentati terroristici avvenuti a Parigi venerdì 13 novembre, Facebook ha attivato un’opzione che consente di modificare la propria foto profilo applicando i colori della bandiera francese, per esprimere la propria solidarietà. Ma si tratta davvero di un gesto che cerca di divulgare cordoglio e dolore per le vittime francesi o è semplicemente una nuova scia che cavalca la moda del momento?
Ricordiamo bene che Facebook aveva già reso possibile un’opzione molto simile lo scorso giugno quando una storica sentenza della Corte Suprema degli Stati Uniti aveva legalizzato i matrimoni gay in tutto il paese. In quell’occasione l’invenzione di Zuckerberg permetteva di colorare la foto del proprio profilo con i colori dell’arcobaleno (cioè quelli della storica bandiera simbolo della comunità LGBT).
A mio avviso, si tratta di puri esperimenti che studiano il sostegno sociale verso argomenti “sensibili” all’interno dei social. Tentativi più che riusciti visto che milioni di utenti hanno colorato la foto profilo con il simbolo francese. Ma fino a che punto si tratta di solidarietà e in quali casi si sfocia in un vero e proprio fenomeno di massa?
L’incentivo che da Facebook nel cavalcare le emozioni ed esprimerle attraverso un’immagine, secondo me, spinge ad innescare un meccanismo vizioso che ci invoglia sempre più ad utilizzare il mezzo stesso fino a farci perdere qualsiasi cognizione del tempo e di noi stessi.
Probabilmente di questi avatar non se ne farà niente e tra qualche giorno spariranno e saranno sostituiti da nuovi selfie fino al prossimo evento in cui varrà la pena cavalcare l’onda della moda e rimettere un’altra foto profilo.
Le emozioni vere sono altre e, forse, in questi casi il modo migliore per esprimere la sofferenza è il SILENZIO!
Non critico chi si espone attraverso una foto, liberissimi di farlo. Semplicemente ammiro chi, con consapevolezza, si stringe in un silenzio, in un abbraccio sofferto per il grande dolore che prova a causa della morte di esseri innocenti, di uomini come noi.
Apprezzo chi come Charlotte Farhan, giovane francese residente in Inghilterra, ha deciso di non colorare la sua foto profilo spiegando il perché:
“Non cambierò la mia foto profilo con la bandiera francese anche se sono francese e se vengo da Parigi. La ragione è semplice: farlo solo per Parigi sarebbe sbagliato. Se facessi questo per ogni attacco terroristico che c’è nel mondo, dovrei cambiare la mia foto profilo molte volte al giorno. Il mio cuore è con il mondo, senza confini, senza gerarchie, mi stringo ad ogni vita umana che è stata attaccata dalle credenze estremiste“.
In poco tempo il post di Charlotte ha raccolto più di 145mila “mi piace” e oltre 93mila condivisioni; la ragione è più che semplice: ha messo in primo piano un dolore che colpisce il mondo e non solo un episodio.