Per la prima volta una serie televisiva prodotta in Italia compare nella classifica del New York Times. C’è di più. Il celebre quotidiano americano ha posizionato Gomorra tra le prime tre del 2016.
Un piazzamento d’onore tra le produzioni internazionali, quelle provenienti da tutto il mondo. L’acclamatissima fiction ispirata dal best-seller omonimo di Roberto Saviano ha incantato tutti, perfino i critici del New York Times. “Gomorra” è stata quindi riconosciuta come una delle migliori serie televisive mondiali di quest’anno che volge al termine.
La prima serie era stata acclamata grandiosamente da pubblico e critica. Come succede a molte altre produzioni seriali, le successive stagioni avrebbero potuto deludere, calare in ascolti o in presa sul pubblico. Così non è stato. La seconda serie di Gomorra, prodotta da Cattleya, è stata trasmessa contemporaneamente da Sky in cinque paesi europei. Dopo l’Italia, il Regno Unito, l’Irlanda, la Germania e l’Austria, il fortunato racconto televisivo sulla camorra, è sbarcato anche negli Stati Uniti. Da qualche mese è infatti in onda su “Sundance Tv”, accolta con grande entusiasmo anche oltreoceano.
Nelle parole del New York Times, Gomorra si è contraddistinta per “una miscela irresistibile di velocità, tensione,atmosfera desolata e cruda violenza”. Quello che è piaciuto, quindi, è stato proprio il realismo, quella forte tendenza al racconto senza sconti che era già evidente nel romanzo di Saviano. La camorra si offre davvero agli occhi del telespettatore, senza veli, senza pudore, senza moralistici filtri. La realtà trapassa lo schermo e viene a tormentare il nostro animo, a scuoterci dal torpore di chi vive non sapendo, fingendo di non sapere, o limitandosi solo ad immaginare.
Gli americani dimenticano l’immagine criminale de “Il Padrino”, dove in confronto il male sembrava appena accennato. Genny, Ciro, Pietro Savastano, Salvatore Conte. Ora sono loro i “delinquenti” di cui l’America si è innamorata. Le scene cult del vibratore di Chanel, dell’amore transessuale di Don Salvatore, degli unici inseguimenti credibili mai trasmessi da una produzione televisiva italiana. Sì, il New York Times e l’America promuovono Gomorra. E noi aspettiamo già la prossima avventura, la prossima serie, il prossimo occhio sulla realtà.