Secondo la Nestlè è possibile ridurre gli zuccheri dei prodotti che commercializza del 40% senza andare a modificarne il gusto.
Sempre quanto affermato dalla multinazionale conosciuta per prodotti quali: Kit Kat, Nesquik, Galak, Fruit Joy, esiste una strategia:
“per strutturare gli zuccheri in modo diverso”.
Così come specificato in un articolo di Ilaria Betti che è possibile trovare su www.huffingtonpost.it, tale procedimento consentirebbe di dissolvere in maniera repentina gli zuccheri nella nostra bocca, impedendogli di finire nel nostro tratto gastrointestinale, dandoci nello stesso tempo l’illusione di mangiare qualcosa di molto zuccherato.
Il dottor Stefan Catsicas, direttore del dipartimento di tecnologia della Nestlé ha spiegato al New York Times che:
“Questa ricerca sensazionale è stata ispirata dalla natura: i nostri scienziati hanno scoperto una maniera del tutto innovativa di usare ingredienti naturali, tradizionali. È zucchero, ma è assemblato in maniera differente in modo che possa essere destrutturato facilmente nella nostra bocca. Una parte minore quindi finirà nel tratto gastrointestinale”.
La Nestlè informa che questi zuccheri di veloce dissolvenza potrebbero essere utilizzati a partire dal 2018.
Naturalmente, intanto non mancano le perplessità, infatti non si sa ancora, ad esempio, quante calorie si riusciranno ad eliminare. Come si afferma nel sito Science of Us, meglio rimanere coi piedi per terra:
“suona tutto così meraviglioso finché non ricordi che i cibi con meno calorie e con zuccheri artificiali, come la Diet Coke, possono anche portarti a mangiare di più confondendo le aspettative del tuo cervello”.
Questa mossa da parte di una multinazionale così celebre sembra far comprendere la necessità da parte del consumatore di ricercare cibi sani, seguendo la corrente di un’alimentazione sempre più bio, sempre più curata e ricercata, ma allo stesso tempo c’è il desiderio, sempre del consumatore, di trovare cibi gustosi e il meno dannosi possibile. Missione importante per tutte le grandi aziende che dovranno rispondere e assecondare questa nuova esigenza.
Veronica Gioè