Dopo una lunga notte di trattative, la legge di bilancio ha finalmente trovato una quadra. La commissione Bilancio ha chiuso il suo lavoro, ma non senza qualche tensione. Da un lato, la maggioranza ha potuto vantare una serie di modifiche che rispondono alle richieste di riforma e di giustizia sociale. Dall’altro, le opposizioni hanno fatto notare che molte delle loro proposte sono state respinte, come nel caso dell’emendamento relativo al finanziamento della sanità e della legge Griseri, che avrebbe imposto uno stop alle consegne in caso di allerta meteo.
Le modifiche più rilevanti della nuova legge di bilancio
Nel corso della notte, uno degli emendamenti più discussi è stato quello che prevedeva l’aumento delle tariffe autostradali. Un incremento dell’1,8% sarebbe dovuto entrare in vigore dal 1° gennaio, ma il governo, dopo un’accurata riflessione, ha deciso di fare un passo indietro, invitando i relatori a ritirare la proposta. La decisione è stata presa in risposta alle crescenti pressioni politiche, soprattutto da parte delle opposizioni, che avevano sollevato obiezioni circa l’opportunità di un aumento in un momento economico difficile per molte famiglie.
Allo stesso modo, l’emendamento relativo alle concessioni elettriche ha subito una modifica sostanziale. La durata della proroga è stata dimezzata, passando da 40 a 20 anni, con l’introduzione di un nuovo vincolo: le eventuali maggiori entrate derivanti dalla nuova regolamentazione dovranno essere destinate alla riduzione delle bollette. Questa modifica ha suscitato il plauso da parte delle opposizioni, che hanno sottolineato l’importanza di utilizzare le risorse in modo efficace per alleggerire la pressione sui consumatori.
Il caso degli stipendi dei ministri
Altro tema caldo delle trattative per la legge di bilancio è stato l’aumento degli stipendi dei ministri e dei sottosegretari non eletti, da equiparare ai compensi dei parlamentari. La proposta ha scatenato un’ondata di critiche, in particolare da parte delle opposizioni, che l’hanno considerata fuori luogo in un momento di difficoltà economica per molte famiglie italiane. A intervenire direttamente sulla questione è stato il ministro della Difesa, Guido Crosetto, che ha chiesto il ritiro immediato dell’emendamento attraverso un post su X, l’ex Twitter.
Nel suo intervento, Crosetto ha dichiarato che non c’era alcuna giustificazione per continuare a sostenere un’iniziativa del genere, sostenendo che tale decisione non avrebbe avuto un impatto positivo sull’opinione pubblica. Inoltre, ha aggiunto che la proposta sarebbe stata ritirata, in quanto l’attenzione doveva concentrarsi su altre priorità, come il sostegno alle famiglie e alle imprese. Le opposizioni, dal canto loro, hanno incalzato il governo, chiedendo con forza di fare marcia indietro e di evitare qualsiasi incremento dei compensi in un momento tanto critico.
Le risorse per i settori sociali
La legge di bilancio ha visto anche una serie di emendamenti in favore di settori sociali strategici, con l’intento di rispondere a necessità impellenti. Tra questi, un emendamento importante è stato quello che ha previsto il rifinanziamento del Fondo per il Reddito di libertà, destinato alle donne vittime di violenza. Questo fondo, che ha ricevuto un incremento di 1,1 milioni di euro all’anno a partire dal 2025, ha trovato il sostegno unanime delle forze politiche, in quanto rappresenta una misura di sostegno concreto per le donne in difficoltà.
È stato inoltre approvato un emendamento che prevede un finanziamento di 9 milioni di euro per la stabilizzazione dei precari del CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche), un segnale positivo per il mondo della ricerca, che da tempo chiedeva interventi a favore della stabilizzazione dei contratti a tempo determinato. Il contributo, che salirà a 12,5 milioni nel 2026 e a 10,5 milioni nel 2027, servirà a garantire maggiore sicurezza occupazionale per i ricercatori e il personale tecnico-amministrativo.
I ritardi e i rinvii durante la seduta
I lavori della commissione Bilancio non sono stati privi di difficoltà. I ritardi nelle sedute, infatti, sono stati numerosi e le discussioni si sono prolungate fino alle ore più tarde della notte. La commissione, inizialmente convocata per le 11, ha dovuto posticipare il suo inizio di ben due ore, con la discussione che è partita solo a mezzogiorno. Successivamente, il ritmo dei lavori è stato interrotto da ulteriori rinvii, e la discussione si è protratta fino alle prime luci dell’alba.
Nonostante i continui rinvii, il governo ha cercato di fare il punto della situazione e di trovare un accordo con le forze politiche, cercando di soddisfare alcune delle richieste avanzate dalle opposizioni, come nel caso delle risorse per la sanità e per il settore scolastico.
I temi legati alla cultura e all’educazione
La legge di bilancio ha inoltre previsto una serie di stanziamenti per il settore della cultura e dell’educazione. In particolare, è stato approvato un emendamento che ha destinato 700.000 euro per le celebrazioni della Resistenza e della Repubblica, nonché per il primo voto delle donne. Un altro emendamento, invece, ha previsto un contributo di 300.000 euro per la valorizzazione della figura di Giacomo Matteotti, con un particolare riferimento alla Casa Museo a lui dedicata in provincia di Rovigo.
La nuova legge di bilancio si concentra anche sul settore scolastico, con l’approvazione di risorse per il servizio di sostegno psicologico nelle scuole, un tema di crescente importanza, che ha visto un impegno di 10 milioni di euro per il 2025, con un incremento a 18,5 milioni a partire dal 2026. L’introduzione di queste risorse è stata salutata con favore, in quanto offre uno strumento in più per contrastare le difficoltà psicologiche che molti studenti affrontano, soprattutto in un periodo segnato dalla pandemia e dalle sue conseguenze.