Il decreto fiscale 2024 è stato approvato con il via libera definitivo della Camera dei deputati il 5 dicembre, con 151 voti favorevoli, 111 contrari e 4 astenuti. Questo provvedimento, che ha suscitato non poche polemiche politiche, introduce importanti novità in vari settori, dai tributi alle agevolazioni fiscali, fino agli interventi straordinari per i settori colpiti da emergenze particolari, come quello della pesca.
PARTITE IVA E TASSE A RATE
Una delle misure più significative riguarda i titolari di partita IVA che nel 2023 hanno registrato ricavi o compensi inferiori a 170 mila euro. Per questi contribuenti, il termine per il versamento del secondo acconto delle imposte sui redditi, inizialmente fissato per il 2 dicembre, è stato prorogato al 16 gennaio 2024.
Questa proroga, che riguarda principalmente l’Irpef e l’Irap, non si applica tuttavia ai contributi previdenziali e assistenziali e ai premi assicurativi per l’Inail, che dovranno essere versati secondo le scadenze originarie. In un’ulteriore misura di alleggerimento fiscale, i contribuenti potranno scegliere di pagare l’importo dovuto in un’unica soluzione o, alternativamente, in cinque rate mensili che vanno da gennaio a maggio 2024.
CANONE RAI: TORNA A 90 EURO
Un altro aspetto rilevante riguarda il canone Rai, che si stabilizza definitivamente a 90 euro annui, come previsto dalla Legge di Bilancio per il 2024. La misura è stata confermata dopo la bocciatura di un emendamento della Lega che cercava di ridurre l’importo a 70 euro. Sebbene l’emendamento fosse supportato da una parte della maggioranza, la decisione finale ha visto prevalere l’orientamento del governo centrale, il quale ha deciso di mantenere l’importo originariamente previsto. Il canone, che grava sulle bollette elettriche domestiche, continuerà ad essere una delle principali entrate per il finanziamento del servizio pubblico radiotelevisivo.
BONUS NATALE: UN SOSTEGNO PER LE FAMIGLIE
Un altro provvedimento destinato a portare un sollievo alle famiglie italiane è il Bonus Natale da 100 euro. In questa nuova edizione, il bonus sarà esteso a una fascia di genitori single con un reddito annuale fino a 28 mila euro, portando il numero potenziale di beneficiari a 4,5 milioni di persone. Questa cifra è quasi triplicata rispetto alla versione precedente del bonus. Sarà possibile richiedere l’importo, che verrà corrisposto con la tredicesima, solo una volta per nucleo familiare, a condizione che un solo coniuge ne faccia richiesta.
SANITÀ: FONDI E TAGLIA-FILE
Un aspetto molto atteso del decreto fiscale riguarda le misure per il settore sanitario, con l’obiettivo di ridurre le liste d’attesa. Le Regioni italiane potranno recuperare i fondi non utilizzati durante l’emergenza sanitaria del Covid-19 per potenziare i servizi sanitari e aumentare il numero di prestazioni. Parte di questi fondi sarà destinata anche al coinvolgimento degli operatori privati accreditati per accelerare l’erogazione di prestazioni aggiuntive, riducendo così le lunghe attese per gli interventi.
AGEVOLAZIONI E FONDI PER LE IMPRESE E LE INFRASTRUTTURE
Il decreto fiscale prevede anche una serie di agevolazioni fiscali e fondi aggiuntivi per sostenere le imprese. Per esempio, un intervento significativo riguarda il credito di imposta Transizione 4.0, che prevede uno stanziamento di 4,7 miliardi di euro per incentivare l’adozione di tecnologie avanzate da parte delle piccole e medie imprese. Inoltre, è previsto un aumento di 343 milioni di euro per il patrimonio delle autostrade di Stato, destinati principalmente all’acquisizione di partecipazioni e diritti in alcune società autostradali.
INTERVENTI PER LA PESCA E L’ACQUACOLTURA
Il decreto fiscale stanzia 3,7 milioni di euro per sostenere le imprese di pesca e acquacoltura che hanno subito danni dalla diffusione del granchio blu, una specie aliena che ha causato danni alle risorse ittiche nelle regioni Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia e Veneto. Questo intervento mira a risarcire le imprese danneggiate, supportando la ripresa di un settore fondamentale per l’economia di queste regioni.
INCREMENTO PER I PARTITI POLITICI
Il dl fisco introduce anche un aumento di 3 milioni di euro al tetto per i contributi destinati ai partiti politici. Questo incremento è stato confermato con l’approvazione del testo originario e riguarda la possibilità di ripartire una parte dei fondi raccolti tramite l’Irpef, destinandoli alle forze politiche che, in base alla legge, potranno beneficiare di questi fondi senza la necessità di un’indicazione esplicita da parte dei contribuenti.
UNA STRATEGIA FISCALE COMPLETA
Nel complesso, il decreto fiscale 2024 rappresenta una strategia economica complessa che risponde alle necessità di una ripresa economica sostenibile. Se da un lato si cerca di alleggerire la pressione fiscale su famiglie e imprese, dall’altro si inseriscono risorse significative per affrontare le emergenze sociali, sanitarie e ambientali che continuano a gravare su diversi settori del paese. La sfida per il governo sarà quella di monitorare l’efficacia di queste misure nel lungo termine e di garantire che gli obiettivi di crescita e sviluppo economico siano effettivamente raggiunti.