La disabilità, spesso percepita come una condizione di fragilità, può rivelarsi una straordinaria fonte di forza e ispirazione. È questo il messaggio al centro di Come Rugiada, il film di Carlo Limonta che ha debuttato in prima nazionale nella prestigiosa cornice del Senato a Roma. Promosso dall’associazione Lo Specchio, l’opera racconta con delicatezza e autenticità le vite di persone con disabilità che frequentano il Centro diurno di Calolziocorte, dei loro genitori e degli operatori che li accompagnano nel loro percorso. Questo evento non solo celebra l’arte cinematografica, ma accende i riflettori su un tema sociale di profonda rilevanza, mostrando quanto la fragilità possa trasformarsi in una risorsa preziosa per la comunità.
La prima nazionale a Roma
Il film Come Rugiada, diretto da Carlo Limonta e promosso dall’associazione Lo Specchio, è stato presentato in anteprima nazionale nella prestigiosa Sala Capitolare del Senato a Roma. L’opera racconta con delicatezza e intensità le vite di persone con disabilità che frequentano il Centro diurno di Calolziocorte, insieme ai loro genitori e agli operatori. L’evento, organizzato grazie all’impegno del senatore lecchese Tino Magni, ha visto la partecipazione di esponenti politici e culturali, tra cui il presidente di Lo Specchio, Alberto Nava, e Angelo Gandolfi, sceneggiatore del film.
La proiezione del film è stata accompagnata da grandi applausi, apprezzamenti ed osservazioni sul concetto della fragilità delle persone e come questa può essere un punto di forza per la sopravvivenza, ma anche e sopratutto per l’educazione ad una società più inclusiva e non basata sulla forza e la violenza.
Il dibattito sulla fragilità, tema centrale di Come Rugiada, è stato poi arricchito dalle molteplici esperienze delle persone: dai diretti interessati agli operatori sanitari, passando per i familiari e i volontari che ogni giorno offrono le loro energie e capacità.
Un progetto condiviso e un messaggio universale
Il messaggio che accompagna l’intero film Come Rugiada non è solo una testimonianza sulla disabilità, ma un’opera che esplora come la fragilità possa diventare una forza. Angelo Gandolfi, coautore del soggetto, ha sottolineato che la fragilità può essere un antidoto contro la violenza nelle lotte intersezionali e in ogni argomento che nella nostra vita attraversiamo, fondando così una base per relazioni cooperative. Il regista Carlo Limonta, invece, ha raccontato il suo percorso di scoperta del mondo della disabilità, spiegando come il tempo e il cuore siano strumenti essenziali per comprendere sia questa realtà che il mondo in generale.
Un’accoglienza calorosa
L’atmosfera della proiezione di Come Rugiada è stata carica di emozione. Alla fine del film, gli spettatori hanno risposto con un lungo applauso e molti sono rimasti visibilmente commossi. Tra il pubblico, diversi parlamentari, tra cui i senatori Orfeo Mazzella e Luigi Spagnolli, hanno elogiato il progetto e dichiarato l’intenzione di lavorare su nuove iniziative legislative in favore delle persone con disabilità.
L’impegno dell’associazione Lo Specchio
Durante l’evento, Alberto Nava ha presentato il lavoro di Lo Specchio, un’associazione attiva da quasi 35 anni per migliorare la qualità della vita delle persone con disabilità. Si occupano di favorire “i processi di integrazione nel tessuto sociale. In particolare, nel tempo libero: uscite, gite, feste e momenti di aggregazione”, ha spiegato Nava, evidenziando il ruolo fondamentale delle attività ricreative nel creare inclusione e benessere.
Il supporto delle istituzioni
Il senatore Tino Magni ha espresso il suo sostegno al progetto, sottolineando l’importanza di valorizzare esperienze come quella del Centro diurno di Calolziocorte. Ha lodato infatti le realtà che, da tanto tempo, hanno sempre dimostrato il pieno sostegno e l’attivismo per l’inclusione sociale e per garantire alle persone disabili una vita e una quotidianità dignitose. Anche la vicepresidente del Senato, Mariolina Castellone, ha lodato l’iniziativa e ribadito l’importanza di un dialogo continuo tra istituzioni e associazioni.
Un invito alla riflessione
Come Rugiada rappresenta un’esperienza cinematografica che va oltre la narrazione della disabilità, offrendo uno spunto per riflettere sul valore della fragilità e sull’importanza dell’impegno sociale e giuridico. Come ha detto il regista Limonta, il tempo e il cuore sono necessari non solo per avvicinarsi al mondo della disabilità, ma per comprendere più a fondo la realtà che ci circonda.
La presentazione di Come Rugiada al Senato ha messo in luce una storia di sensibilità e impegno, ricordando quanto sia fondamentale creare spazi di ascolto e inclusione. Un’opera che ha saputo toccare il cuore di chi l’ha vista, invitando a un cambiamento culturale e politico nel modo di affrontare le sfide della disabilità.