L’11 novembre, Shigeru Ishiba è stato rieletto primo ministro del Giappone, segnando l’inizio di una nuova fase politica caratterizzata da grandi sfide e incertezze. Nonostante la perdita della maggioranza assoluta per il suo Partito Liberal Democratico (PLD) alle recenti elezioni, il riconfermato Premier in Giappone ha ottenuto il sostegno della camera bassa, formando un governo di minoranza insieme al partito buddista Komeito. La sua riconferma arriva in un contesto interno segnato da scandali e da una crescente pressione economica, mentre il quadro internazionale è reso ancora più complesso dalla vittoria di Donald Trump negli Stati Uniti. Ishiba si troverà quindi a dover negoziare con l’opposizione per garantire la stabilità del proprio governo e realizzare il suo programma politico, in un percorso che non si preannuncia privo di ostacoli.
Nomina e strategia fallita alle elezioni
Shigeru Ishiba, leader del Partito Liberal Democratico (PLD), è stato confermato di nuovo come Premier in Giappone dopo le elezioni anticipate del 27 ottobre. Nonostante gli sforzi di rafforzare la sua posizione attraverso il voto, il PLD ha perso la maggioranza assoluta alla Camera dei Rappresentanti, situazione che obbligherà Ishiba a cercare costantemente il supporto dell’opposizione per far approvare le sue proposte. A pesare sono stati scandali recenti riguardanti l’uso di fondi irregolari e l’inflazione, che hanno contribuito al peggior risultato elettorale del partito dal 2009.
L’alleanza con Komeito e il tentativo di dialogo con l’opposizione
Il PLD forma un governo di minoranza con il supporto di Komeito, partito buddista d’ispirazione Soka Gakkai, ma entrambi i partiti, pur rimanendo il blocco principale della camera bassa, sono privi di una maggioranza assoluta. Shigeru Ishiba ha già tentato un’apertura verso il Partito Democratico per il Popolo (DPFP), una piccola formazione centrista guidata da Yuichiro Tamaki. Tuttavia, quest’ultimo non ha supportato Ishiba nella votazione in parlamento, e il premier dovrà fare concessioni significative per ottenere il consenso su questioni chiave.
Un governo di minoranza tra ostacoli interni ed esterni
La recente vittoria di Donald Trump alle presidenziali statunitensi rappresenta un ulteriore fattore di incertezza per Ishiba come Premier in Giappone, in quanto il nuovo presidente americano potrebbe imporre dazi sui prodotti giapponesi e chiedere un incremento delle spese militari di Tokyo. Shigeru Ishiba ha dichiarato l’intenzione di assicurare stabilità e di dare priorità alla pace, nonostante il contesto politico sempre più complesso.
L’11 novembre Ishiba è stato confermato con 221 voti contro i 160 di Yoshihiko Noda, leader del Partito Costituzionale Democratico (PCD), il principale partito d’opposizione. È la prima volta in trent’anni che un primo ministro giapponese è eletto al ballottaggio, a causa della divisione tra le forze politiche in parlamento. Per continuare a governare, Ishiba dovrà quindi trovare accordi in aula per garantire il sostegno a ciascuna delle sue proposte legislative, a partire dalla legge di bilancio.
Le mosse di Ishiba per ottenere il supporto dell’opposizione
Prima della votazione, Shigeru Ishiba ha incontrato Noda e Tamaki per sollecitare un’opposizione costruttiva e ha sottolineato l’importanza di garantire la pace e migliorare la qualità della vita dei cittadini giapponesi. Ishiba ha dichiarato alla stampa che gli incontri sono stati un’occasione per condividere visioni comuni sui temi di riforma e stabilità nazionale. In ogni caso, il vero grado di collaborazione si potrà misurare solo nelle prossime settimane.
Shigeru Ishiba ha accettato il suo nuovo incarico con determinazione, nonostante le difficoltà e cerca di improntare la sua leadership alla stabilità del paese. “Farò del mio meglio per il bene del popolo giapponese in un ambiente interno ed esterno complesso”, ha scritto in un post su X. L’imperatore Naruhito ha formalizzato la sua nomina, confermando un governo di minoranza che dovrà affrontare non solo le problematiche interne ma anche le implicazioni delle scelte politiche internazionali, in un panorama globale sempre più interconnesso.
La riconferma di Shigeru Ishiba come Premier in Giappone segna una fase politica incerta per il paese, con un governo che, senza una solida maggioranza, dovrà dialogare con un’opposizione decisa e con un parlamento diviso. Riuscire a superare queste sfide sarà fondamentale per garantire la stabilità e per affrontare le complesse questioni economiche e diplomatiche che si profilano all’orizzonte.