Accordo tra India e Cina sulla Linea di Controllo Effettivo
Lunedì scorso, il ministro degli Esteri indiano Vikram Misri ha annunciato un primo accordo tra India e Cina sulla LAC, la Linea di Controllo Effettivo, volto ad allentare le tensioni lungo il confine semi-ufficiale tra i due paesi. Questo confine, che delimita la regione indiana del Ladakh tra le catene montuose del Karakorum e dell’Himalaya, non è mai stato chiaramente definito e ha storicamente portato a scontri e conflitti, tra cui la guerra del 1962, quando la Cina invase territori rivendicati dall’India.
Secondo quanto pubblicato dalla Reuters, l’accordo tra India e Cina sulla LAC ha l’obiettivo di allentare le tensioni militari. Infatti, l’affare comporterebbe un arretramento di entrambi gli eserciti cinesi e indiani, secondo misure e distanze già concordate. Il ministro degli esteri indiano ha rilasciato un’intervista all’agenzia stampa indiana NDTV, in cui ha affermato di “aver raggiunto un accordo sul pattugliamento e con questo di essere tornati allo stato in cui era la situazione nel 2020, dunque si può dire che il processo di disimpegno con la Cina è stato completato“.
Il riferimento del Ministro è infatti al non molto lontano 2020, quando riesplose il conflitto tra India e Cina. Nonostante l’introduzione dell’accordo tra India e Cina sulla LAC dopo il conflitto del 1962, le tensioni tra i due paesi non si sono mai del tutto placate. Il conflitto è riesploso nel 2020, quando violenti scontri tra le forze armate dei due paesi hanno causato la morte di 20 soldati indiani e 4 cinesi. Da allora, sono stati avviati diversi cicli di colloqui tra diplomatici e leader militari per cercare una soluzione duratura, senza però giungere a un accordo concreto fino a oggi.
L’annuncio dell’accordo tra India e Cina sulla LAC è arrivato in un momento significativo: un giorno prima dell’inizio del vertice dei paesi BRICS – Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica -, che si tiene in Russia. L’India e la Cina, entrambi membri di questo gruppo di economie emergenti, hanno visto in questo incontro l’opportunità di allentare le tensioni e di lavorare verso una maggiore stabilità nella regione. Il prossimo vertice dei BRICS si terrà infatti da oggi, 22 ottobre, al 24 dello stesso mese, presso Kazan, in Russia.
Un primo passo verso il disimpegno militare
L’accordo annunciato da Misri riguarda principalmente le modalità di pattugliamento lungo la LAC da parte dei due eserciti. L’obiettivo è muoversi verso un disimpegno militare graduale e bilanciato, un segnale importante di distensione. Anche la Cina, attraverso il portavoce del ministero degli Esteri, Lin Jian, ha confermato la volontà di collaborare con l’India per implementare l’accordo e compiere ulteriori passi verso una risoluzione pacifica delle tensioni.
Sebbene l’accordo tra India e Cina sulla LAC non risolva tutti i problemi, rappresenta comunque un significativo progresso nelle relazioni tra le due potenze asiatiche. L’allentamento delle tensioni militari lungo il confine potrebbe aprire la strada a una cooperazione più ampia tra India e Cina, soprattutto in ambito economico e geopolitico. Nonostante ciò, molto dipenderà dai futuri sviluppi e dall’effettiva attuazione dell’accordo da parte di entrambe le nazioni.
Tracciando una linea storica, il nuovo accordo tra India e Cina sulla LAC, datato ottobre 2024, è figlio di una lunga serie di dibattiti e colloqui, il più delle volte compromessi dalle crescenti situazioni di crisi militari e geopolitiche. Dal 2020 infatti, il percorso è stato lento e tortuoso, e ha causato molteplici danni al mercato internazionale delle due grandi economie.
Ad esempio, Nuova Delhi ha aumentato i controlli sui progetti di investimento che le aziende cinesi presentavano, causando così un ingente perdita di dollari alle aziende presenti nei progetti e rallentando gli accordi da un punto di vista amministrativo.
Sguardo alla cooperazione regionale
La Cina e l’India, entrambe potenze regionali, hanno interessi comuni nella stabilità dell’Asia, ma anche profonde rivalità. Sebbene il percorso dell’accordo tra India e Cina sulla LAC verso una soluzione definitiva dei loro conflitti di confine sia ancora lungo, la clausola sul pattugliamento rappresenta un piccolo ma importante passo verso la pace. Con il vertice BRICS come sfondo, le due nazioni sembrano aver trovato un’opportunità per collaborare in modo più costruttivo, con potenziali benefici per l’intera regione.
Rimane ferma però la necessità dell’India di mantenere rapporti economici di amicizia con la Cina, che è la sua principale fonte di beni commerciali e fornitrice di prodotti industriali: nonostante le crisi estere dal 2020, il PIL e le importazioni cinesi sono aumentati e con questi anche il deficit commerciale che Nuova Delhi possiede nei confronti di Pechino.