La bottiglia magica è il nuovo libro di Stefano Benni. Una favola per adulti che trasporta
il lettore verso un viaggio surreale in un mondo che è contemporaneamente fantastico e pop. Un viaggio all’interno dell’immaginazione con rimandi all’infanzia dove i Virgili onirici del libro sono due personaggi, Pin e Alina.
[…..]
«Un’altra onda lancia la bottiglia in aria, noi ci nuotiamo dentro, e poi torniamo giù e atterriamo sul letto della nostra casa.
Io capisco che è stato un sogno e devo correre a salvarla, anche se non so chi è.
Io capisco che è stato un sogno e lui verrà a salvarmi anche se non so chi è.
Il sole entra dalla finestra della mia capanna.
Il sole entra nella finestra della mia camera.
Sento il rumore del mare.
Sento la musica.
Sento che c’è una storia che vuole iniziare.»
Pin è un giovane ragazzo ingenuo, semplice e coraggioso, figlio di un pescatore di nome Jep. Pin insieme a un topolino intellettuale intraprenderà un cammino tortuoso e pieno di difficoltà per raggiungere il Diladalmar dove si trova Alina, una giovane ragazza sognatrice e ribelle. Alina, invece, contro la sua volontà è stata rinchiusa a Villa Hapatia, una scuola di rieducazione sociale e culturale. Alina non condivide le regole che la Villa vuole imporre ai suoi alunni e a lei, così decide di evadere insieme al suo amico peloso, un gatto wifi che le farà da guida per i meandri oscuri della scuola.
A fare da collante all’intrepido e avventuroso esilio dei due temerari protagonisti, Pin e Alina, sarà una bottiglia con dei poteri particolari, che in momenti salienti del viaggio farà accadere delle cose magiche, capovolgendo la narrativa della storia.
Amanti e non della lettura, questi personaggi vi sono familiari?
[…]
Lo scrittore, infatti, reinterpreta in chiave contemporanea la storia di Pinocchio di Carlo Collodi e di Alice nel paese delle meraviglie di Lewis Carroll. Libri che sono stati importanti durante l’infanzia dello scrittore.
Benni tramite questi personaggi immaginari e fantasiosi scrive una satira umoristica della società odierna. Quella descritta dallo scrittore sembrerebbe da un lato una realtà contemporanea che vuole creare dei format sociali a cui Benni contrappone la figura di Alina che prova con tutte le sue forze a rimanere originale e sognatrice. Dall’altro una realtà contemporanea che mira a mantenere le divergenze sociali di profitto economico ma per difenderle deve riuscire a creare un’armonia sociale, e per fare questo produce false illusioni. A questo lo scrittore oppone la figura di Pin, che si scontra innocentemente con la triste realtà delle illusioni e delle aspettative economiche.
Ad alimentare l’immaginazione del lettore, dando sostanza e corpo visivo al testo scritto e ai personaggi, sono le immagini che accompagnano e sostengono la scrittura. All’interno del libro c’è un connubio tra il linguaggio scritto e quello visivo delle immagini, abbinata che crea un flusso narrativo dinamico. La storia, La bottiglia magica, è stata scritta infatti in collaborazione con gli illustratori Luca Ralli e Stefano Tambellini. Attraverso le immagini disegnate dagli illustratori e la fantasia dello scrittore, come la fata turchina di Pinocchio, la favola per adulti prende corpo e anima.
Benni e gli illustratori alla società dello spettacolo contrappongono una società delle immagini o della immaginazione, ancoraggio dei sogni. Un invito forse a non perdere quel lato incantato delle nostre aspettative, che ci porta a non accettare durante la vita troppi compromessi.
La bottiglia magica è una satira umoristica gotica, non solo attraverso le parole ma anche attraverso le immagini, che rende la lettura veloce, ritmica e sorprendente.
Giulia Saya