Nella giornata di oggi, almeno cento persone hanno perso la vita a causa di una serie di frane provocate dalle forti piogge monsoniche nello stato del Kerala, nel sud dell’India. Le autorità locali hanno confermato il bilancio delle vittime delle frane in Kerala, sottolineando che centinaia di persone risultano ancora disperse, probabilmente intrappolate tra le macerie. Le operazioni di soccorso sono rallentate a causa del crollo di un ponte nel distretto di Wayanad. Secondo la ministra della Salute del Kerala, Veena George, molte altre persone sono rimaste ferite e sono state ricoverate negli ospedali locali.
Interventi e difficoltà nei soccorsi
Le piogge torrenziali di questi ultimi mesi hanno portato ad una devastazione senza precedenti, causata dalle frane in Kerala, uno stato dell’India meridionale. Il bilancio, dopo le ricerche senza sosta di questa mattina, ha accertato almeno 100 morti, ma i pronostici sono quelli di un peggioramento della situazione. Un funzionario del distretto di Wayanad, ha riferito questa mattina che già 128 sono state ospedalizzate a causa delle frane in Kerala.
L’esercito indiano ha dichiarato che centinaia di persone potrebbero essere intrappolate sotto il fango, e che 225 soldati stanno partecipando alle operazioni di salvataggio. Quest’operazione si sta dimostrando più lenta di quanto previsto, in quanto le frane in Kerala hanno provocato anche il crollo di numerosi ponti, sopratutto i principali che collegano il distretto di Wayanad. Proprio a seguito di questo disagio, il governo ha mobilitato mezzi e risorse necessari per costruire un ponte provvisorio nel minor tempo possibile, ripristinando così il collegamento tra le aree distrutte e i centri più sani.
Il primo ministro indiano Narendra Modi ha espresso il suo cordoglio su X, assicurando risarcimenti alle famiglie delle vittime. Anche il leader dell’opposizione Rahul Gandhi ha descritto la situazione come “straziante”, chiedendo un piano d’azione nazionale per fronteggiare i disastri naturali.
Impatti climatici e deforestazione: le cause delle frane in Kerala
La stagione dei monsoni in Asia meridionale, che va da giugno a settembre, è cruciale per rifornire le riserve idriche, ma provoca anche inondazioni e frane sempre più frequenti a causa della crisi climatica e della deforestazione. Lo Stato del Kerala, attualmente sommerso dal fango, con almeno 93 vittime confermate e molte altre persone ancora intrappolate, sta affrontando una delle calamità naturali più violente, come le violente inondazioni che colpirono l’India nel 2018. Le frane in Kerala hanno colpito principalmente le zone collinari del distretto di Wayanad.
Reazioni e misure delle autorità
Il primo ministro del Kerala, Pinarayi Vijayan, ha ricevuto la promessa di aiuto dal governo federale, con Narendra Modi che ha annunciato un risarcimento di 200.000 rupie (circa 2.200 euro) alle famiglie delle vittime e 50.000 rupie (circa 500 euro) ai feriti. Le autorità hanno dispiegato oltre 200 militari per assistere nelle operazioni di ricerca e soccorso. Gli ospedali locali sono sovraccarichi, con circa 250 persone trasferite nei campi di soccorso.
Effetti sulla popolazione locale del distretto di Wayanad
Le frane in Kerala hanno devastato diverse aree del distretto di Wayanad, compresi i villaggi di Mundakkai, Attamala, Chooralmala e Kunhome. I social media mostrano video di fiumi di acqua fangosa che travolgono case e strade, lasciando persone e veicoli bloccati. Un ponte crollato ha isolato alcune comunità, complicando ulteriormente le operazioni di soccorso. Le squadre di salvataggio statali e nazionali, con l’aiuto degli abitanti, stanno cercando di raggiungere le famiglie intrappolate.
Tante sono state le interviste rilasciate ai media locali e internazionali da parte degli abitanti locali, che pregano l’aiuto di qualsiasi persona affinché si possano salvare tutte le famiglie ancora intrappolate nelle loro case. Si stima che circa 350 famiglie vivessero nelle aree colpite, dove si trovano numerose piantagioni di tè e cardamomo. La maggior parte delle vittime erano lavoratori delle piantagioni, probabilmente sorpresi dalle frane mentre dormivano nelle loro tende.
Misure di sicurezza prese dopo le frane in Kerala
Le scuole e i college sono stati chiusi in 10 dei 14 distretti del Kerala a causa delle previsioni di ulteriori forti piogge. Le frane sono state il peggior disastro che ha colpito il Kerala dal 2018, quando le inondazioni hanno causato la morte di oltre 400 persone. La tragedia è stata menzionata anche in Parlamento, con il vicepresidente Jagdeep Singh Dhankar che ha espresso il suo dolore per la situazione. Rahul Gandhi, ex parlamentare di Wayanad, visiterà il distretto per valutare di persona la situazione e offrire il suo sostegno.