Michele Marsonet
Prorettore alle Relazioni Internazionali dell’Università di Genova, docente di Filosofia della scienza e Metodologia delle scienze umane
In un clima di crescente supporto per la Palestina tra gli ambienti accademici e intellettuali negli Stati Uniti, e con Joe Biden in difficoltà, emerge una nuova sfida per il Partito Democratico. La giovane esponente democratica Summer Lynn Lee, parte della cosiddetta “Squad”, ha recentemente vinto le primarie democratiche in Pennsylvania, sconfiggendo un avversario favorevole agli aiuti a Israele. La sua vittoria riflette una crescente opposizione interna alle politiche di Biden, soprattutto riguardo al conflitto israelo-palestinese. La situazione preoccupa l’establishment democratico, temendo possa compromettere la rielezione di Biden e favorire i repubblicani.
Cresce nel mondo studentesco, accademico e intellettuale americano l’appoggio per Hamas. Si tratta di un fatto anomalo per gli Stati Uniti, da sempre alleati di ferro dello Stato ebraico, che hanno difeso e aiutato sin dalla sua fondazione. Ora, oltre al clima d’intimidazione diffuso nella grande maggioranza degli atenei Usa, entra nella vicenda anche il mondo politico.
Le tensioni riguardano in particolare il Partito democratico. Nelle primarie democratiche per il Congresso nello Stato della Pennsylvania, infatti, la 36enne Summer Lynn Lee ha battuto la sua avversaria Bhavini Patel. Mentre quest’ultima è favorevole agli aiuti a Israele recentemente stanziati dal Congresso, la Lee è nettamente contraria e, alla fine, ha prevalso.
Da notare che Summer Lynn Lee fa parte della cosiddetta “Squad”, vale a dire il gruppo di democratici di sinistra capeggiati dalla 34enne Alexandria Ocasio-Cortez, celebre per l’opposizione alle politiche di Joe Biden e per la sua avversione a Israele.
Joe Biden in difficoltà mentre cresce la popolarità delle idee pro-palestinesi
Quando si tennero le primarie presidenziali, la Ocasio-Cortez appoggiò con decisione il candidato socialista Bernie Sanders, che non riuscì però a impedire l’elezione di Biden. Nonostante la sconfitta, la leader della “Squad” ha continuato a sostenere posizioni non in linea con quelle dell’amministrazione Biden, come la concessione della cittadinanza agli immigrati irregolari e una tassa del 70% da applicare ai redditi che superano i 10 milioni di dollari. E’ favorevole, inoltre, a un più deciso intervento dello Stato nell’economia.
Summer Lynn Lee è totalmente allineata con tali posizioni e, in materia di politica estera, predica la fine del rapporto privilegiato con Israele e il riconoscimento di Hamas quale soggetto politico con cui trattare per decidere il futuro della Palestina.
La vittoria della giovane deputata ha avuto una notevole risonanza sul piano nazionale, poiché indica che, all’interno del Partito democratico, le tensioni riguardanti la politica Usa in Medio Oriente sono destinate ad accentuarsi.
Non a caso Ilhan Omar, altra deputata della “Squad” di origine somala e rappresentante del Minnesota, ha pubblicato commenti entusiastici sulla vittoria della Lee. Partecipando a una manifestazione anti-israeliana alla University of Minnesota, ha incoraggiato gli studenti pro-Hamas.
Sua figlia Isra Hirsi è stata sospesa dal Barnard College di New York per aver organizzato una “zona liberata” all’interno del campus, anche se tutti i soggetti coinvolti sostengono di essere anti-sionisti e non anti-semiti.
L’establishment democratico appare sempre più preoccupato per tale situazione, temendo che la diffusione di queste idee possa danneggiare la rielezione di Biden, soprattutto nei collegi contesi. L’intervento massiccio della polizia in molti campus accentua il caos democratico e favorisce, in prospettiva, il Partito repubblicano ancora dominato da Donald Trump.