Da domenica 14 aprile il cancelliere tedesco Olaf Scholz si trova nella Repubblica Popolare Cinese per un vertice diplomatico della durata di tre giorni con il presidente cinese Xi Jinping. La visita di Scholz in Cina, la seconda dall’inizio del suo mandato, ha l’obiettivo di discutere delle relazioni economiche che legano Germania e Cina e delle strategie per fermare il conflitto in Ucraina.
La visita di Scholz in Cina
Il cancelliere tedesco Olaf Scholz si è recato in Cina domenica 14 aprile per una visita volta a stabilizzare le relazioni con un partner economico importante come la Repubblica Popolare Cinese in un clima di crescente tensione tra la Cina e il blocco occidentale guidato dagli Stati Uniti. La visita di Scholz in Cina, che è la seconda intrapresa dal cancelliere tedesco dall’inizio del suo mandato (dicembre 2021), si concluderà nella serata di mercoledì 17 aprile.
La prima meta di Scholz in Cina è stato il distretto industriale della città di Chongqing, dove il cancelliere tedesco è giunto accompagnato da una nutrita delegazione di politici ed imprenditori tedeschi, tra cui Ola Kallenius, presidente del consiglio di amministrazione di Mercedes-Benz Group AG, e Oliver Zipse, CEO di BMW. L’area di Chongqing è infatti centro della produzione cinese di automobili.
Nella giornata di lunedì 15 aprile, Scholz si è recato nella città di Shangai. Qui, il viaggio diplomatico di Scholz in Cina ha previsto, oltre ad una visita alla sede cinese della multinazionale tedesca Covestro, un incontro con circa 160 studenti del campus di Jiading dell’Università di Tongji. In questa occasione, secondo quanto riporta l’emittente televisiva cinese CCTV, sono state trattate tematiche relative allo sviluppo economico sostenibile, all’intelligenza artificiale e agli scambi culturali tra Cina e Germania, e Scholz ha sottolineato l’importanza della cooperazione tra Cina e Germania.
L’incontro tra Scholz e Xi Jinping
Dopo le tappe a Chongqing e Shangai, la visita diplomatica di Scholz in Cina ha portato il cancelliere tedesco a Pechino per un incontro con il presidente della Repubblica Popolare Cinese Xi Jinping e il primo ministro Li Qiang. Il vertice è avvenuto nella mattina di martedì 16 aprile: Scholz ha incontrato Xi Jinping presso la Diaoyutai State Guesthouse per poi essere ricevuto da Li Qiang nella Great Hall of the People.
Uno dei temi più caldi discussi dal cancelliere tedesco e il presidente cinese durante la visita di Scholz in Cina è stato il conflitto in corso in Ucraina, che ha creato divisione e tensione tra i paesi occidentali e la Cina. L’obiettivo di Scholz è quello di convincere Xi Jinping a prodigarsi per convincere Vladimir Putin ad intavolare le trattative necessarie per la risoluzione della guerra in Ucraina, al fine di raggiungere un accordo accettabile per entrambe le parti.
La posizione di neutralità assunta dalla Cina nei riguardi del conflitto in corso in Ucraina ha infatti sollevato numerose critiche da parte dei paesi occidentali, che hanno reagito con sdegno alla decisione di Xi Jinping di non condannare apertamente la guerra di aggressione iniziata dalla Russia. Il blocco occidentale, guidato dagli Stati Uniti, è fortemente allarmato dalle relazioni sempre più strette che legano Russia e Cina, sia a livello economico che militare, testimoniate dalla recente visita del ministro degli esteri russo Sergey Lavrov in Cina.
Il partenariato commerciale tra Cina e Germania
La stabilità delle relazioni con la Cina è di vitale importanza per la Germania: infatti, nel 2023, per l’ottavo anno dietro seguito, il colosso asiatico si è confermato il maggiore partner commerciale della Germania con un interscambio di merci e servizi tra i due paesi che ammonta ad una cifra superiore a 250 miliardi di euro. Il valore delle esportazioni tedesche verso la Cina si avvicina ai 100 miliardi di euro.
La visita di Scholz in Cina ha preso luogo in un momento estremamente delicato per i rapporti economici tra l’Europa nel suo complesso e la Cina: l’Unione Europea sta valutando di introdurre delle tariffe doganali per proteggere il proprio mercato dall’invasione di automobili elettriche prodotte nella Repubblica Popolare Cinese. Xi Jinping ha accolto questa prospettiva con freddezza, mettendo l’Europa in guardia dai rischi che il protezionismo comporta.
Inoltre, le tensioni tra gli Stati Uniti e la Cina su fronti caldi come quello ucraino e quello del Mar Cinese Meridionale costituiscono un fattore di destabilizzazione per la Germania, la cui economia sta attraversando nel suo complesso un periodo di scarsa crescita e stagnazione. Come riporta il Fatto Quotidiano, la Germania, che a causa del conflitto ucraino ha perso un partner commerciale dall’elevato valore strategico come la Russia, non può permettersi di lasciare che le sue relazioni economiche con la Repubblica Popolare Cinese si frantumino.