La Germania ha recentemente attraversato un passo storico nella sua politica sulla cannabis, con il Bundestag che ha dato il via libera definitivo alla legalizzazione della cannabis in Germania per uso ricreativo il 23 febbraio. Il governo di coalizione, guidato dal socialdemocratico Olaf Scholz, ha ottenuto un ampio sostegno con 407 voti favorevoli e 226 contrari. Questa mossa, che entrerà in vigore il 1° aprile, colloca la Germania tra i paesi europei più progressisti in termini di politiche sulla cannabis, seguendo le orme di Malta e del Lussemburgo. L’articolo esplorerà le implicazioni di questa decisione epocale, le reazioni all’interno del paese e i dettagli della legge che cambierà il panorama della cannabis in Germania.
Passo storico: La legalizzazione della cannabis in Germania dal primo aprile
Il 23 febbraio, il Bundestag tedesco ha segnato un capitolo storico nell’evoluzione delle politiche sulla cannabis, approvando la legalizzazione per uso ricreativo. Questo momento epocale della legalizzazione della cannabis in Germania è stato guidato dal governo di Olaf Scholz, con il nuovo testo legislativo che entrerà in vigore il 1 aprile, aprendo le porte a una nuova era nella percezione e nell’accesso alla cannabis nello Stato federale tedesco.
La nuova legge sulla legalizzazione della Cannabis in Germania consentirà il possesso di 50 grammi di cannabis che potranno essere utilizzati per il consumo privato e una coltivazione di tre piante di cannabis al massimo. La Germania così si posiziona un passo in avanti rispetto a molti altri stati, in cui il consumo di cannabis è ancora illegale.
La legalizzazione della cannabis in Germania si posiziona così dopo Malta, in cui è permesso l’uso fino a 7 grammi, e in Lussemburgo, che si trova più o meno allo stesso punto. In entrambi i paesi, la consumazione della cannabis nei luoghi pubblici è ancora depenalizzata o illegale. Intanto, anche i Paesi Bassi stanno cercando di legalizzare la cannabis, ma, al contrario, la strada è ancora lunga.
Divisioni e sostegno
L’iter verso la legalizzazione della cannabis in Germania ha attraversato fasi di dibattito intenso all’interno della coalizione governativa. Il Partito Socialdemocratico (SPD) ha mostrato divisioni, mentre Verdi e liberali dell’FDP hanno espresso un maggiore grado di coesione. Queste divisioni si riflettono anche nell’opinione pubblica, con il 47% dei tedeschi favorevole alla riforma e il 42% contrario, come evidenziato da un sondaggio di YouGov.
Una legge rivoluzionaria
La Germania si pone ora in una posizione di spicco tra i paesi europei con una delle legislazioni più liberali sulla cannabis. Questo passo segue l’esempio di Malta e del Lussemburgo, nazioni che hanno già legalizzato la cannabis per uso ricreativo nel 2021 e 2023 rispettivamente. La nuova legislazione mira a contrastare il mercato illegale della cannabis, sebbene sia soggetta a contestazioni da parte dell’opposizione conservatrice e di sindacati di polizia, oltre che da alcune associazioni mediche e giuridiche.
Dettagli della legge sulla legalizzazione della cannabis in Germania
La legge concede ai cittadini la possibilità di acquistare cannabis in quantità limitate attraverso associazioni no-profit e autorizza la coltivazione personale di fino a tre piante. Tuttavia, restrizioni rimangono in vigore per i giovani al di sotto dei 18 anni, vietando il possesso e il consumo. La Germania si colloca ora al terzo posto tra i paesi europei che hanno abbracciato la cannabis ricreativa, seguendo l’esempio di Malta e del Lussemburgo.
Supporto governativo
La proposta di legge ha affrontato critiche da parte di associazioni mediche, forze dell’ordine e del principale partito di centrodestra, l’Unione Cristiano-Democratica (CDU). Il ministro della Salute, Karl Lauterbach, ha difeso con vigore la mossa, evidenziando che la legalizzazione è parte di un piano più ampio volto a ridurre i reati legati alle droghe. La visione governativa è incentrata sull’idea che la legalizzazione possa contrastare il mercato nero e contribuire a una riduzione dei crimini legati alla droga.
Oltre alla riduzione dei crimini, la legalizzazione della cannabis in Germania ha il fine di aumentare la vendita in più luoghi riconosciuti dal governo, come nei negozi specializzati nei diversi tipi di erbe. Ma questa è una questione che, in particolare, il governo tedesco dovrà ancora affrontare.
Campagna di sensibilizzazione per l’uso corretto di cannabis
La legge non si limita solo alla legalizzazione, ma include anche una campagna di sensibilizzazione promossa dal ministero della Salute. Intitolata “Legale, ma”, la campagna è mirata soprattutto alle persone più giovani e si propone di educare sulla consapevolezza dei rischi legati al consumo di marijuana.
In conclusione, la Germania ha varcato una soglia significativa, ridefinendo il suo approccio alla cannabis e aprendo la strada a un futuro dove la percezione sociale e le politiche governative convergono verso una maggiore liberalizzazione. La legalizzazione della cannabis in Germania rappresenta un passo audace che lascia intravedere cambiamenti culturali e sociali in arrivo per il paese.
Come tutti i temi che riguardano idee e principi etici e morali individuali, anche questa norma divide le coscienze, anche in termini percentuali di consenso.
La liberalizzazione della cannabis sarà un tema divisivo anche negli altri Paesi europei, sul quale la politica speculera’ alla ricerca di consensi a mani basse.
Consentire non è un obbligo… lo è invece vietare !
Resta da potenziare ogni campagna informativa su un uso consapevole della cannabis, come di ogni altra sostanza che può condizionare negativamente i comportamenti e arrecare danni alla collettività.
Il cambiamento fa sempre un po’ paura, e su questa paura certe ideologie hanno acquisito e stanno acquisendo un pericoloso consenso.
Stupisce, e non poco, che sia la Germania a tenere il passo !
Questa scelta aprirà accesi dibattiti tra le diverse forze politiche europee e molte organizzazioni sanitarie saranno schierate su fronti opposti; resta il fatto che la regolamentazione della cannabis, accompagnata da una puntuale campagna informativa, offrirà anche ai cittadini tedeschi una ulteriore possibilità di scelta e non costituisce un “obbligo”, cosi come deve essere per l’esercizio di ogni diritto individuale.