I pensionati italiani in Albania vivono in un vero e proprio paradiso, questo è quello che dichiarano alcuni nostri connazionali che si sono stabiliti nel paese dopo il ritiro dal lavoro. Il costo della vita più basso e l’esenzione dalle imposte sulle pensioni estere, permette agli italiani residenti in Albania di poter godere di tutta la loro pensione, avendo di conseguenza una maggiore serenità economica ed una più alta qualità di vita.
Il paradiso dei pensionati italiani in Albania
Miglior vita, più servizi, meno tasse: questa è la ricetta magica che spinge sempre più pensionati italiani ad abbandonare il paese per andare a vivere in Albania. Mentre in Italia la pensione non sempre basta per arrivare in tutta tranquillità alla fine del mese, in Albania la stessa pensione permette di vivere molto più serenamente, almeno così viene dichiarato dall’Apia, l’Associazione pensionati italiani in Albania.
Il presidente dell’associazione, Carmine Iampietro, ha espresso molto chiaramente quali sono le ragioni che spingono i nostri connazionali verso l’Albania. Intervistato a Durazzo dagli inviati del programma di Rete 4 “È sempre Cartabianca“, ha infatti dipinto il paese come un vero e proprio “paradiso“, nel quale un pensionato può arrivare a risparmiare anche 25 mila euro all’anno, cosa che in Italia non è certo possibile.
A conti fatti i pensionati italiani in Albania possono davvero vivere meglio. Grazie ad una convenzione bilaterale tra i due paesi coloro che spostano la residenza in Albania (soggiornandovi per più di sei mesi all’anno) ricevono la pensione lorda italiana, che non verrà tassata in quanto la legge albanese prevede l’esenzione delle tasse per le pensioni estere. Un discreto gruzzolo in più a disposizione quindi: Iampietro ad esempio ha raccontato di percepire 1500 euro, a fronte dei 1150 che riceveva in Italia.
I pensionati italiani in Albania quindi non solo hanno a disposizione tutta la pensione lorda, ma possono anche godere di un costo della vita decisamente più basso, incrementando di conseguenza la qualità della vita. Chi si trasferisce nel paese dell’aquila bifronte può concedersi di fatto più sfizi, vivere meglio e avere una serenità economica di cui non poteva godere in Italia. Secondo alcuni dati forniti nel servizio del programma di Rete 4, dalla pandemia sarebbero arrivati in Albania oltre duemila pensionati.
Nessuna nostalgia dell’Italia
Una cosa che accumuna molti pensionati italiani in Albania, è la motivazione che li ha spinti a traferirsi, l’insoddisfazione. Dopo una vita di lavoro non hanno più sopportato la tassazione elevata, la classe politica, il costo elevato della vita e le basse pensioni, decidendo di trasferirsi dove si può vivere meglio e più tranquillamente.
La pensione media netta italiana, secondo il rapporto Inps 2023, ammonta circa a 1021 euro. Non è difficile capire allora il perché di questa sempre più diffusa scelta di trasferirsi in questi “paradisi dei pensionati”. A Durazzo si può godere con la stessa pensione di un tenore di vita molto più alto, contando ad esempio su spese condominiali molto contenute, affitti bassi e niente bollo per le auto. L’unico “ostacolo” potrebbe essere la distanza dai propri cari, ma anche questo viene superato molto in fretta: le compagnie low cost permettono la connessione tra i due paesi, senza dover spendere troppo.
Sembra quindi essere tutto davvero bello per i pensionati italiani in Albania, e forse lo è davvero. Questo però dovrebbe far interrogare la nostra classe dirigente: è possibile che per vivere bene dopo decenni di lavoro ci si debba trasferire in un altro paese? Non si dovrebbero adottare politiche atte a fare in modo che anche nel nostro paese si possa continuare a mantenere una vita dignitosa anche durante la terza età? Sembra invece che in Italia si alzi sempre più l’età pensionistica, per poi doversi godere la pensione (se mai arriverà) in un altro paese.
Marco Andreoli