Non abbiamo paura dell’evoluzione tecnologica, però abbiamo paura della guerra; non abbiamo paura delle nostre dipendenze verso le nuove culture digitali, ma abbiamo paura delle dipendenze sentimentali; non abbiamo paura di denudarci di fronte sconosciuti dietro un qualsiasi schermo, ma abbiamo paura di scoprire la notte; non indossiamo maschere quando decidiamo di iscriverci in qualche “chat”, ma abbiamo paura di parlare. Un ossimoro che oggi ha un nome: Black Mirror.
Le nuove generazioni sono sempre più dipendenti dal piccolo schermo, che sia uno smartphone, un tablet, un computer o una televisione. Internet oggi è il nuovo Dio, frase che mi criticheranno in molti, probabilmente i più ipocriti o chi ha una certa età insomma. Quanti di noi iniziano ad impazzire appena scopre di aver terminato la soglia dati sul cellulare per la connessione? Chi di voi non impazzisce appena si rende conto che il Wi-Fi a casa sta iniziando a perder colpi? Noi, oggi, siamo questi. Una nuova generazione che conosce il mondo senza fili meglio della storia, una cultura digitale che prende sempre più il sopravvento; la potremmo definire una vittoria o una sconfitta? Dipende dai punti di vista.
Black Mirror è una serie televisiva britannica del 2011, ideata e prodotta da Charlie Brooker per Endemol. La sua particolarità nasce proprio dal tipo di racconto antologico, ogni episodio è completamente distinto dall’altro. Ogni puntata vuole raccontare e denunciare in maniera anche satirica, in alcuni casi quasi crudele, la realtà di oggi; anche se gli episodi sono scollegati tra di loro, abbiamo un punto solo in comune: le conseguenze dell’abuso della tecnologia moderna e dei social network sulla società, con scenari decisamente inquietanti.
Il filo conduttore di ogni episodio è l’incedere e il progredire delle nuove tecnologie, l’assuefazione da essa ed i suoi effetti collaterali. Vengono immaginate e ricreate diverse situazioni del mondo moderno in cui una nuova invenzione tecnologica o un’idea paradossale ha in qualche modo destabilizzato la società e i sentimenti umani.
Netflix ha acquisito la prima e la seconda stagione e adesso è “pronto” per divulgare la terza, sarà una grande possibilità per questa serie televisiva inglese che non ha raggiunto picchi di ascolto in passato, ma in qualche modo è riuscita a stravolgere lo spettatore. Netfilx , la piattaforma on demand più importante al mondo, darà la possibilità a Black Mirror di esser scoperto senza nessun limite continentale, garantendo una visibilità globale.
Noi oggi siamo Black Mirror, facciamoci stravolgere da una realtà pseudo paradossale, dal 21 ottobre su Netflix partirà la terza stagione.