Letitia James, procuratrice generale dello Stato di New York, ha avviato una causa contro la PepsiCo. L’accusa è quella di aver messo in pericolo l’ambiente e la salute della popolazione, essendo il principale responsabile dell’inquinamento del fiume Buffalo. Accusata anche di disinformazione riguardo ai piani per eliminare la plastica monouso.
I motivi della causa contro la PepsiCo
La causa contro la PepsiCo da parte della procuratrice generale dello Stato di New York, si basa sull’impatto negativo nell’ambiente e nella salute pubblica a causa della plastica utilizzata dalla multinazionale statunitense.
Oltre al danneggiamento ambientale, viene accusata anche di disinformazione del pubblico riguardo ai piani dell’azienda per eliminare gli imballaggi di plastica monouso. Infatti, la PepsiCo avrebbe ingannato i consumatori riguardo ai sistemi di riciclo della plastica ma come si legge nel comunicato dell’accusa:
L’uso di plastica non riciclata da parte della PepsiCo è aumentato negli ultimi quattro anni, mentre l’azienda ha affermato il contrario
Le ricerche, come ripreso nella denuncia, hanno evidenziato che gli animali esposti agli additivi di plastica e alle microplastiche utilizzate hanno un’alterazione del funzionamento del sistema riproduttivo e un aumento dei tassi di cancro. I ricercatori ritengono che anche l’uomo possa avere impatti simili.
La causa contro la PepsiCo voluta da Letitia James punta a convincere l’azienda ad adottare pratiche più sostenibili, ad ottenere la bonifica delle aree inquinate e risarcimenti per i danni agli abitanti e all’ambiente di New York per l’inquinamento delle acque del Fiume Buffalo.
L’inquinamento del Fiume Buffalo
Il confezionamento e il market di PepsiCo hanno messo in pericolo l’approvvigionamento idrico, l’ambiente e la salute pubblica di Buffalo. Questa causa deriva dai rifiuti raccolti nel 2022 lungo un tratto di quindici chilometri del fiume Buffalo. Nel comunicato dell’accusa si legge:
Dei circa duemila rifiuti di plastica identificabili, il 17 per cento è stato prodotto dalla PepsiCo, una quantità tre volte superiore a quella del secondo inquinatore
Inoltre si basa anche su uno studio condotto dalla Ong “Break free from plastic” che ha analizzato più di due milioni di rifiuti di plastica raccolti in 2.300 siti negli Stati Uniti tra il 2018 e il 2022. Da questo studio è emerso che la PepsiCo è stata la prima o la seconda inquinatrice ogni anno.
Un portavoce della società si è limitato a dichiarare che l’azienda è “seriamente impegnata nella riduzione della plastica e nel riciclo efficace” e si è impegnata a collaborare con le comunità locali.
La causa contro la PepsiCo è una delle prime contromisure legali da parte di uno Stato nei confronti di un importante produttore di materie plastiche. Per questo è definita “storica e innovativa”, rappresenta un passo significativo nella lotta contro i rifiuti plastici negli Stati Uniti, nella speranza che altri stati o città intraprendano azioni legali di questo tipo.