Cinquanta telecamere, per l’esattezza 48, sono in funzione da qualche giorno per la videosorveglianza delle zone più a rischio del centro storico partenopeo.
Il governatore Vincenzo De Luca si è detto estremamente soddisfatto per la realizzazione di questo progetto. Un sistema di videosorveglianza, composto da 48 telecamere ad alta definizione. Un collegamento costante a tre centrali operative di Polizia, Carabinieri e Vigili Urbani.
Il sistema di controllo per contrastare delinquenza e vandalismo nasce all’interno del piano progettuale “Turismo e Sicurezza”. La Regione Campania ha già stanziato oltre un milione di euro per la realizzazione di questo progetto. Tante altre iniziative sono al vaglio e altre in fase di imminente messa a punto. Si prevede a breve, infatti, l’installazione di altre 35 telecamere di videosorveglianza nel Rione Sanità.
Un occhio perennemente vigile e attento nei punti più delicati della città. Le zone in cui si registra il maggior tasso di microcriminalità. Le aree in cui si susseguono frequenti episodi di scarso senso civico. Basterà questo a fermare o quantomeno a contenere la delinquenza nelle strade di Napoli?
Non mancano scetticismi e polemiche. Il presidente dell’Associazione “Napoli in Sinergia”, Armando Coppola, ha definito l’intera operazione: “Uno specchietto per le allodole“. Pare, infatti, dalle sue dichiarazioni, che i fondi di questo progetto fossero già stati stanziati dall’ex governatore campano Caldoro. Inoltre, lo stesso Coppola, ha sottolineato quanto possa essere fallimentare tale progetto. La manutenzione delle telecamere appena installate sembrerebbe essere possibile solo per pochi anni. Da ex presidente della IV Municipalità di Napoli, ha riportato i resoconti delle passate riunioni con i responsabili della sicurezza di Caldoro. A quanto pare, il Comune di Napoli aveva già precedentemente affermato di non potersi assumere l’onere economico della futura manutenzione di questi impianti di videosorveglianza.
Un’altra iniziativa italiana destinata al fallimento? 48 telecamere che resteranno abbandonate e inutilizzate, senza controllo e manutenzione, dopo l’iniziale entusiasmo?