Durante un’intervista radiofonica dove ha sostenuto che “non ci sono non combattenti a Gaza”, il ministro Amichai Eliyahu, ha aggiunto che sganciare una bomba nucleare su Gaza è “un’opzione possibile”.
Il Ministro israeliano per gli Affari e il Patrimonio Culturale, Amichai Eliyahu, ha recentemente reso delle dichiarazioni molto pericolose riguardo alla possibilità di un attacco nucleare contro la Striscia di Gaza. Durante un’intervista radiofonica, l’esponente di estrema destra ha affermato che nella Striscia non ci sono civili e ha addirittura definito l’invio di aiuti umanitari alla regione come un grave errore.
Quando gli è stato chiesto se un attacco nucleare contro Gaza potesse essere considerato come un’opzione, Eliyahu ha risposto:
“Questa è una possibilità”.
La gravità di queste parole, può essere facilmente riscontata nella necessità, da parte del Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu, a prendere prontamente le distanze dalle dichiarazioni di Eliyahu, definendole distanti dalla realtà. Ha sottolineato l’impegno di Israele e delle Forze di Difesa Israeliane (IDF) a operare in conformità al diritto internazionale per evitare danni ai non combattenti. Il ministro ha però tralasciato di aggiungere che attualmente ci sono più di 400 bambini uccisi o feriti ogni giorno nella Striscia, per un totale che supera i 3.000 bambini morti.
In un colpo di scena, l’ufficio del Primo Ministro Netanyahu ha annunciato la sospensione di Eliyahu dalle riunioni del governo a tempo indeterminato.
Il leader dell’opposizione, Yair Lapid, ha chiesto la rimozione del Ministro Eliyahu, esprimendo preoccupazione per la presenza di elementi radicali nel governo che potrebbero mettere a rischio gli obiettivi del conflitto, tra cui la sconfitta di Hamas e il recupero degli ostaggi. Lapid ha esortato fermamente Netanyahu a licenziare immediatamente Eliyahu.
Il Ministro della Sicurezza Nazionale d’Israele, Itamar Ben-Gvir, leader del partito Otzma Yehudit a cui Eliyahu è affiliato, ha successivamente chiarito che le affermazioni di Eliyahu erano intese in senso metaforico, cercando di minimizzare la controversia.
Anche il Ministro della Difesa, Yoav Gallant, ha espresso il suo parere sulla questione, condannando le dichiarazioni di Eliyahu come prive di fondamento. Ha dichiarato che è positivo che individui che fanno simili affermazioni non siano responsabili della sicurezza di Israele. Tuttavia, è preoccupante il fatto che politici con opinioni così estreme occupino posizioni governative, nonostante i tentativi di prendere le distanze da tali dichiarazioni.
È essenziale ricordare che se certi politici israeliani stanno lì, è esattamente perché sono stati accolti da chi oggi ne prende le distanze. Inoltre, non è necessaria una bomba nucleare per radere al suolo l’intera Striscia di Gaza, anzi, il governo israeliano sembra essere già sulla buona strada, anche attraverso l’utilizzo di armi più o meno letali.